La Nuova Sardegna

Gusto

A Su’Entu il ristorante lo trovi in cantina

Lo chef Piergiorgio Parini, che guida il ristorante Aireddas, con Salvatore Pilloni, fondatore di Su'Entu, e la moglie Lucia Scano
Lo chef Piergiorgio Parini, che guida il ristorante Aireddas, con Salvatore Pilloni, fondatore di Su'Entu, e la moglie Lucia Scano

La famiglia Pilloni apre a Sanluri sei giorni su sette a pranzo e a cena: ai fornelli lo chef Pier Giorgio Parini

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Si chiama Arieddas, un nome, quello del ristorante nuovo di zecca, che fa eco a quello della cantina “Su’ Entu” di cui è un figlio. La famiglia Pilloni infatti ha deciso di aprire nella collina che ospita le vigne e la cantina a un paio di chilometri da Sanluri, un ristorante che è in funzione sei giorni su sette, sia a pranzo che a cena. Una scelta coraggiosa, forse, perché, la lungimiranza del capostipite della famiglia, Salvatore Pilloni, e la determinazione dei figli Valeria, Roberta e Nicola, è una garanzia. Il progetto, a dirla tutta, non si esaurisce qui. C’è anche l’idea di aggiungere anche delle camere per ospitare chi vuole trattenersi a dormire, trasformando così “Su’Entu” in un piccolo resort.

La scelta è rivoluzionaria, almeno in Sardegna, dove non ci sono esempi di questo tipo. Dunque la famiglia Pilloni fa da apripista per un’idea che potrebbe avere altri imitatori. Ma intanto, in primo piano, c’è la voglia di continuare ad aiutare la crescita turistica della Marmilla, territorio ancora da scoprire ma che offre tante occasioni per chi la visita dopo che l’enoturismo, è stata una chiave per aprire lo scrigno di questo territorio.

Ora il ristorante, dunque. A guidarlo è stato chiamato uno chef giovane e molto conosciuto. Arriva da Rimini Pier Giorgio Parini, chef stellato Michelin, gran protagonista al ristorante Povero Diavolo a Torriana, in Romagna. Molto noto e sul palco anche di uno spettacolo del Jova Beach Party appena un anno fa. Lui fa leva oltre che sulla preparazione anche sulla simpatia. Al suo fianco c’è il giovane e talentuoso Francesco Vitale, con esperienze al fianco di chef di grido.

Il menu racconta la Marmilla, le persone, la storia, attraverso gli ingredienti e le preparazioni caratteristiche di questo territorio. La pecora è di Sanluri, il manzo è di Masullas, i prodotti vegetali e la frutta sono patrimonio della sub regione, i formaggi da Gergei, l’olio viene prodotto grazie agli uliveti presenti nella vigna, i salumi da Ploaghe. Siamo a chilometri zero, o quasi. Poi anche il vino, prodotto da Su’Entu, che fa parte integrante della proposta. Ma i Pilloni sono andati avanti: nella carta c’è spazio per un viaggio enologico in Sardegna, Italia e anche fuori i confini nazionali. Un’altra scelta che mostra come il progetto ha una veduta molto lunga, e non si ferma al proprio cortile.

Salvatore Pilloni, fondatore dell’azienda ha spiegato il cammino che si sta seguendo: "Il mio sogno è sempre stato quello di vedere queste colline animate e popolate, con Arieddas aggiungiamo un importante tassello”. Valeria e Roberta Pilloni alla guida di Su’entu con il fratello Nicola, rinforzano il concetto con le loro parole.  “Arieddas è un progetto al quale lavoriamo da anni _ hanno dichiarato _,  c'è in questo modo la possibilità di vivere in vigna un’esperienza completa con la possibilità di consumare un pasto e godere del paesaggio e della natura circostante”.

Giovanni Melis direttore commerciale dell’azienda a sua volta ha sottolineato: “Il nostro impegno per raccontare il territorio cresce ancora di più con questo progetto, in futuro contiamo di poter portare Arieddas in giro dai nostri clienti e descrivere i vini con i nostri ingredienti”.

Sicuramente una grande novità, con un'altra particolarità, quella della scelta dello chef Parini. «Io la Sardegna la conoscevo molto superficialmente – ha raccontato il giorno dell’inaugurazione del ristorante . Quando mi hanno chiesto di venire a Sanluri ho risposto: ma siete sicuri, non è che avete sbagliato? Invece cercavano proprio me. Quindi eccomi insieme a Vitale, a dare il mio punto di vista di una cucina legata ai prodotti, alla forza delle materie prime che qui sono davvero eccezionali».

Il menu regala tante curiosità da sperimentare: l’hummus , agrumi e alloro, l’anguria arrosto che sembra un peperone, la panada di verdure, l’uovo della festa. Fra i primi le lorighittas con il ragu del cortile, e il filindeu in brodo (di verdure). Fra i secondi il manzo, la pecora, il pollo nostrano, il trancio di pescato del giorno. Gran finale con i dolci, imperdibile il gelato al latte di pecora. (enrico gaviano)
 

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