Alghero, ragazzo aggredito al “Touch on the beach”: ecco le immagini del pestaggio
Alghero Ecco il video che gira di chat in chat, mascherato per rendere irriconoscibili i protagionisti. Colpiscono gli occhi spaventati di un ragazzo che implora: “Hey, bro, io non c’entro nulla...” mentre – immobilizzato da una persona che gli cinge il collo con un braccio muscoloso e gli blocca gli arti inferiori con una gamba – viene colpito con violenza inaudita da un addetto alla sicurezza che gli sferra due pugni. «Non so chi sia, non è uno dei miei collaboratori» dirà più tardi il titolare del locale. «Era palesemente uno dello staff della sicurezza, aveva persino l’auricolare» replicheranno invece diverse altre persone presenti.Quel che è successo la notte del 14 agosto nel privé della discoteca “Touch on the beach” di Alghero è scritto nero su bianco nella denuncia che il 23enne pestato a sangue ha presentato ai carabinieri. Quell’aggressione gli è costata una prognosi iniziale di trenta giorni di cure ma il giovane ieri, col volto gonfio e tumefatto, è stato visitato nel reparto di chirurgia maxillo-facciale e i giorni di prognosi sembrerebbero destinati ad aumentare. Il 23enne – che si è affidato alla tutela dell’avvocato Filippo Carta – ai carabinieri ha raccontato per filo e per segno quello che è accaduto intorno alle cinque del mattino. Ha cioè detto di trovarsi insieme al cugino e ad altri 15 ragazzi conosciuti durante le vacanze nel privè della discoteca di viale 1° maggio. «Nel tavolo accanto al nostro, a circa due, tre metri di distanza, c’erano 4 o 5 ragazzi che litigavano tra di loro, prima a voci e poi con le mani, spingendosi».