La Nuova Sardegna

Cagliari

Cronaca

Detenuto tenta di evadere durante una visita al Brotzu e aggredisce i poliziotti

Detenuto tenta di evadere durante una visita al Brotzu e aggredisce i poliziotti

A rendere noto l'accaduto è il segretario generale della Uil Pa polizia penitenziaria Michele Cireddu

25 agosto 2024
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Cagliari Un detenuto del carcere di Uta portato in ospedale per una sospetta frattura alla mano, durante l’attesa del referto nel pronto soccorso, ha improvvisamente cercato di evadere, divincolandosi dalla scorta. E’ nato un inseguimento che ha visto gli agenti raggiungere dopo alcuni minuti il fuggitivo bloccandolo provvidenzialmente a terra, per poi riaccompagnarlo nel mezzo blindato. Ma in prossimità del furgone, il detenuto ha iniziato a sferrare calci e pugni con l’intento di colpire i poliziotti ed una volta rinchiuso all’interno della cella del furgone, ha cercato di sfondare il cancelletto con violenti calci. Dopo alcuni minuti, gli agenti sono riusciti a calmare il protagonista della tentata evasione, non senza ricevere minacce di morte dirette sia ai poliziotti stessi che alle loro famiglie. A rendere noto l'accaduto è il segretario generale della Uil Pa Polizia Penitenziaria Michele Cireddu.

«Richiamiamo da tempo l'attenzione sulla necessità di fornire alla Polizia Penitenziaria le risorse indispensabili per garantire il proprio diritto alla sicurezza e, di conseguenza, tutelare l'incolumità dei cittadini e la sicurezza pubblica – sostiene il sindacalista della Penitenziaria -. La tentata evasione messa in atto in un ospedale cittadino mette a nudo ancora una volta la mancanza di un repartino detentivo ospedaliero, previsto da una legge ordinaria dello Stato, ma mai realizzato per ragioni sconosciute. Nonostante le innumerevoli sollecitazioni rivolte negli anni ai vertici dell'Amministrazione, ai vari assessori alla Sanità, ai prefetti, ai procuratori generali, ai presidenti della Regione, e all'ultimo appello al sottosegretario alla Giustizia, la situazione non è migliorata».

Questo silenzio determinerebbe una pesante situazione di ordine pubblico generale: «Negli ospedali cittadini in occasione dei ricoveri dei detenuti – aggiunge Cireddu -, nessuno è al sicuro: ne gli operatori, né il personale sanitario, tanto meno gli altri pazienti. Quando un detenuto cerca di evadere, mentalmente è pronto a tutto per riuscirci e potrebbe aggredire chiunque trovi nel suo percorso. Nessuno ha mai risposto alle nostre denunce sulla mancata attivazione di un repartino detentivo ospedaliero». (l.on)

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