Sanluri, due tir con ottomila piante di marijuana: un arrestato e quattro in fuga
Nel blitz i poliziotti sono riusciti a bloccare l’intero convoglio. Luigi Sanniu, 29enne di Villacidro, è stato portato al carcere di Uta e si cercano i presunti complici
Sanluri Ottomila piante di marijuana appena tagliate recuperate dalla polizia in un’operazione mirata effettuata ieri sera 14 ottobre nelle campagne di Sanluri.
Un ventinovenne, originario di Villacidro, Luigi Sanniu, è stato arrestato per l’ipotesi di reato di produzione, coltivazione e detenzione di sostanza stupefacente, del tipo marjuana, nonché per resistenza a pubblico ufficiale. I suoi complici, almeno quattro, sono riusciti a fuggire dopo uno spettacolare inseguimento fra auto nelle strade sterrate della zona.
Gli investigatori della squadra mobile di Cagliari hanno individuato il giovane, la notte precedente, tra i soggetti che avevano partecipato al taglio di una vasta piantagione di cannabis indica nelle campagne di Sanluri. Il giovane ha tentato di darsi alla fuga, salendo a bordo di un’auto, seguito da due Tir guidati dai suoi complici, già carichi di numerose piante appena tagliate. Il 29enne ha cercato di far perdere le proprie tracce e di agevolare l’allontanamento degli altri veicoli, percorrendo le strade sterrate, particolarmente sconnesse e buie.
I poliziotti sono riusciti a bloccare l’intero convoglio e mentre gli autisti dei due mezzi pesanti, risultati provento di furto, sono scesi subito dai veicoli dileguandosi nella fitta vegetazione, il 29enne ha tentato di farsi strada speronando anche un’auto civetta, a bordo della quale c’erano i poliziotti che lo hanno definitivamente bloccato e tratto in arresto.
Nel corso dell’operazione, oltre ai due Tir risultati rubati, sono state sequestrate complessivamente circa 8.000 piante di marijuana, alcune delle quali rinvenute all’interno dei due autocarri, altre giacenti sul luogo di coltivazione, già recise o in procinto di essere tagliate. Il ventinovenne di Villacidro, indagato anche per ricettazione, è stato condotto presso il carcere di Uta a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre proseguono le indagini finalizzate all’individuazione dei presunti complici.