Attentati incendiari a Siniscola, fiaccolata per dire no a violenza e paura
Il corteo partirà dopo la seduta del consiglio comunale. Il sindaco: «Non ci faremo intimidire»
Siniscola Si svolgerà domani sera, 7 febbraio, subito dopo il consiglio comunale straordinario, la fiaccolata di solidarietà per far sentire la vicinanza della popolazione a tutte quelle persone che negli ultimi mesi sono state oggetto di attentati incendiari e dinamitardi. Una manifestazione a cui stanno dando adesione decine di associazioni, mondo della scuola e comunità parrocchiale.
L’iniziativa proposta la settimana scorsa dal consigliere comunale Marcantonio Farris, è stata accolta anche da tutte le forze politiche che siedono in consiglio comunale. «Alle 18 è prevista una riunione straordinaria del Consiglio aperta a tutti in piazza Don Migliorisi – dice il sindaco Gianluigi Farris – per discutere della catena di attentati incendiari, si tratta del secondo incontro su questo delicato argomento, perché qualche settimana fa, ne abbiamo tenuto una a porte chiuse, con le massime autorità competenti. Io ci sarò e parteciperò alla fiaccolata come primo cittadino, insieme alla mia giunta. Conto di camminare per le vie cittadine insieme a tante persone per bene, tutte quelle che non sono più disposte a tollerare questa situazione. Chi ha i capelli bianchi, ricorderà negli anni Settanta l’epoca in cui esplodevano bombe a basso potenziale per colpire i beni o gli interessi, saltava in aria la serranda di un negozio, la macchina di un funzionario di polizia, un fabbricato in costruzione. Poi 25 anni fa, la catena di delitti, che fece piombare la nostra cittadina in un incubo che sembrava non dover finire. Sono seguiti decenni di serenità, durante i quali abbiamo vissuto in sicurezza, affrontando i problemi che tutte le comunità devono risolvere quotidianamente. Niente ci ha fatto sentire vulnerabili e potenziali vittime di una banda di malviventi, come purtroppo accade da qualche mese a questa parte».
Il sindaco aggiunge: «Confidiamo nelle forze dell’ordine, ma siamo tutti turbati e non riusciamo a dare una spiegazione a questi fatti. Però – conclude – non siamo impauriti, non ci faremo intimidire e non ci chiuderemo in casa. Noi non lasceremo che il nostro territorio diventi il loro parco divertimenti per pericolosi giochi incendiari. Venerdì sera scenderemo in piazza pacificamente per dire un no collettivo alla violenza e dobbiamo essere tanti. Chi può, esca di casa e si unisca al corteo, non lo stia a guardare mentre passa».