La zia di Mirko Farci: «Ti abbiamo amato e ti ameremo per sempre. E ora buttino via la chiave»
Il messaggio di Stefania, sorella della madre del 19enne, dopo la conferma dell’ergastolo all’assassino: «Niente da festeggiare, perché nessun tribunale potrà ridarti la vita»
Tortolì «Nessun giudice, nessun tribunale, nessuna corte suprema di cassazione potrà ridarti la vita… Oggi non abbiamo niente da festeggiare, così come non ne avevamo ieri e non ne avremo domani». E’ una delle parti più dure e toccanti del post che Stefania Piras dedica al nipote e figlio Mirko Farci, morto l’11 maggio del 2021. Mirko aveva 19 anni e a ucciderlo fu Masih Shahid, 31enne, pakistano, ex compagno della madre di Mirko, Paola Piras. Era proprio Paola l’obiettivo dell’uomo che non accettava la fine della relazione ed era stato più volte denunciato.
La notte dell’11 maggio Mirko intervenne per proteggere la madre, aggredita da Shahid, e fu colpito a morte. La condanna all’ergastolo per il pakistano è diventata definitiva il 12 marzo. Ma, come dice la zia di Mirko, nessuna condanna può lenire il dolore, vivo come allora.
«Si festeggia il Natale, si festeggia il primo dell’anno, si festeggia il diploma e si festeggiano i compleanni. Si festeggia un nuovo impiego, si festeggia per un esame universitario. Si festeggia per il matrimonio e per la nascita dei figli. Si festeggia quando la nostra squadra del cuore vince, cosi come facevi tu, giovane ragazzo pieno di vitalità. La data che aspettavamo - dice Stefania Piras - è arrivata, sono stati giorni difficilissimi, mesi difficilissimi, anni difficilissimi. Sapevamo che non sarebbe cambiato nulla, perlomeno per noi familiari, ma siamo andati avanti con la speranza che questo traguardo fosse da monito per altri, in questo mondo che giorno dopo giorno ci ricorda quanto si stia impoverendo dei veri valori. Oggi qualcuno ci dice che possiamo mettere finalmente un punto. Beh, non esiste punteggiatura quando viene strappata la vita ad un ragazzo. Noi continueremo ad andare avanti, ognuno di noi con il proprio fardello pesantissimo da trascinare e con il proprio dolore da sopportare, a fare quotidianamente i conti con questo vuoto incolmabile, che è e sarà per sempre intollerabile. Mirko, amore della diddy, ti abbiamo amato, ti amiamo e ti ameremo per sempre – scrive ancora la zia Stefania -. E che il tuo assassino sia affidato alla giustizia terrena e poi a quella divina e credo fortemente che saranno entrambe poco clementi. Ergastolo confermato, che è sempre troppo poco… Che si buttino pure le chiavi».
Poche ore dopo la conferma dell’ergastolo per l’assassino, la madre di Mirko è stata oggetto di commenti offensivi: più volte in questi anni Paola Piras ha dovuto rispondere a chi la ritiene in parte responsabile di ciò che è accaduto al figlio. Anche questa volta una madre, sopravvissuta per miracolo alla furia omicida dell’uomo, viene attaccata. Come se non fosse anche lei una vittima, devastata dal dolore più grande.