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Allarme cinghiali a La Maddalena: «Pronti a intervenire per proteggere le persone»

di Stefania Puorro
Ungulati sull'Isola di Spargi vicino ai turisti
Ungulati sull'Isola di Spargi vicino ai turisti

Il sindaco Fabio Lai dopo il caso del bimbo azzannato a Spargi. Oggi, 20 agosto, il tavolo congiunto con il Parco

20 agosto 2024
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La Maddalena. «Pronti a qualunque azione congiunta per tutelare l’incolumità pubblica, senza dimenticare però i principi e le norme generale che riguardano il rispetto degli animali». Le parole del sindaco Fabio Lai arrivano al termine del primo tavolo di concertazione che si è svolto questa mattina, martedì 20 agosto, in municipio dopo che un cinghiale, sull’isola di Spargi, ha azzannato ai genitali un bambino campano di 9 anni. Il piccolo, per fortuna, non ha riportato gravi conseguenze ma si è comunque sfiorata la tragedia.

All’incontro hanno partecipato il commissario dell’Ente Parco Rosanna Giudice, la guardia costiera, il corpo forestale, la polizia locale, i barracelli. «In queste ore verranno effettuale delle verifiche per comprendere se l’esemplare è pericoloso - ha detto Lai - oppure se si è trattato di un caso fortuito dipendente da circostanze particolari comunque da accertare. Tutti gli enti deputati al controllo e alla vigilanza del territorio hanno dato ampia disponibilità di uomini e mezzi proprio perché, in considerazione della peculiarità di isola disabitata senza infrastrutture, gli interventi e le verifiche sono sempre più complesse. Ripeto: di concerto con il commissario del Parco Nazionale siamo disposti a intraprendere qualunque iniziativa per salvaguarda l’incolumità delle persone».

«Il Parco - ha aggiunto Rosanna Giudice - è già pronto a fare la sua parte mettendo in atto in posizionamento selettivo sulla battigia, dalle 16 alle 21, per attirare i cinghiali. Ovviamente nel momento in cui le operazioni dovessero concretizzarsi, l’isola rimarrà chiusa. Ma in situazioni come questa, oltre a dover intervenire tempestivamente, si deve anche fare prevenzione nel pieno rispetto delle associazioni ambientaliste. È mia intenzione, infatti, emettere un’ordinanza che stabilirà il divieto di dar da mangiare ai cinghiali, cosa che succede di frequente. Tutti gli operatori del mare che accompagnano i vacanzieri in giro per l’arcipelago sono stati già stati sensibilizzati e anche loro, ai diversi gruppi che continueranno a ospitare, rivolgeranno l’invito di non portare sulle spiagge zaini o cestini con cibo all’interno». Proprio oggi, su questo argomento, è intervenuto anche il veterinario di Forestas Marco Muzzeddu, esperto di fauna selvatica, e anche da parte sua è arrivato lo stesso appello: «I cinghiali non hanno più paura dell’uomo e dar loro da mangiare è un errore». Il tavolo tecnico, ha assicurato il sindaco Fabio Lai, «verrà riconvocato a strettissimo giro» e sarà questa l’occasione per mandare uomini e mezzi in campo e decidere in sinergia come procedere.

L’incidente. Venerdì mattina la famiglia del bimbo azzannato aveva deciso di andare alla scoperta dell’arcipelago: era così salita a bordo di una delle barche da trasporto che da Cala Gavetta raggiungono Palau per caricare altri turisti e dare poi il via alla gita in mare. Raggiunta Cala Corsara, nell’isola di Spargi, sono tutti scesi sulla spiaggia e qui, all’improvviso, il bimbo di nove anni è stato caricato e morso ai genitali da un cinghiale. Immediati i soccorsi: è intevenuta una motovedetta della guardia costiera che ha portato il bambino dolorante e spaventatissimo al pronto soccorso del Paolo Merlo. Si riprenderà.

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