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Porto Cervo, presunti contagi Covid nelle discoteche: aperto il processo

Porto Cervo, presunti contagi Covid nelle discoteche: aperto il processo

Sotto accusa i titolari di Billionaire (epidemia colposa e lesioni personali colpose), Phi Beach e Country club (lesioni personali colpose)

25 settembre 2024
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Porto Cervo Si è aperto oggi 25 settembre il processo che dovrà accertare eventuali responsabilità sul caso del contagio Covid tra i lavoratori del Billionaire, del Phi Beach e del Country club, nell’estate 2020. A giudizio amministratori unici e società proprietarie dei locali, accusati di una serie di omissioni che, secondo la Procura di Tempio, avrebbero provocato la diffusione dei contagi. Epidemia colposa e lesioni personali colpose, le accuse mosse all’amministratore unico del Billionaire, Roberto Antonio Pretto, e alla società Billionaire. Agli amministratori delle società proprietarie del Phi Beach di Baia Sardinia, Luciano Guidi, e del Country club di Porto Rotondo, William Franco Carrington Royston, viene contestato solo il reato di lesioni colpose.

In apertura di udienza il collegio presieduto da Caterina Interlandi ha rigettato l’eccezione di nullità del capo d’imputazione per genericità sollevata dall’avvocata Antonella Cuccureddu, difensore di Pretto, a cui si sono associati anche gli altri difensori. Per i legali manca il nesso causale: impossibile provare che il contagio sia avvenuto nel locale. Di tutt’altro parere il collegio. Che ha rigettato l’eccezione e aperto il processo. Per la Procura di Tempio, tra luglio e agosto 2020, quando esplosero i focolai, nel locale di Flavio Briatore non sarebbero state adottate le misure anti contagio previste da protocolli e normative, e ciò nonostante la presenza di casi di positività accertati tra i lavoratori. Le dotazioni di protezione sarebbero state fornite in numero insufficiente e ai lavoratori con sintomi non sarebbe stato garantito l’isolamento, né fatto il tampone. Quattordici lavoratori si ammalarono di Covid.

Al Phi Beach e al Country club, stando sempre alle accuse, i gestori non avrebbero fornito mascherine in numero sufficiente ai dipendenti. In sei si ammalarono al Phi Beach e in otto al Contry club. I lavoratori del Phi Beach si sono costituiti parte civile.

Si ritorna in aula il 9 ottobre. (t.s.)

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