Al Mater Olbia la prima lezione del corso di laurea in Infermieristica
Cinquanta studenti sui banchi della triennale attivata dall’Università di Sassari
Olbia. È ufficialmente iniziato il corso di laurea in Infermieristica al Mater Olbia Hospital. I cinquanta aspiranti infermieri – anche se sarebbe il caso di dire “infermiere”, vista l’alta percentuale della componente femminile – che hanno passato il test di ingresso, questa mattina, 28 ottobre, hanno inaugurato con le lezioni di inglese una delle aule che il Consorzio UniOlbia ha messo a disposizione per loro in un edificio adiacente al Mater. L’edificio ristrutturato in tempi record – lavorando da maggio a metà ottobre giorno e notte per garantire la partenza dell’anno accademico – accoglie un corso della scuola di Medicina che, per la prima volta, è uscita da Sassari.
Un evento reso possibile grazie e soprattutto all’accordo tra quattro istituzioni, l’Università di Sassari, UniOlbia, il Comune di Olbia e la Regione Sardegna, finanziatrice del corso, con il partenariato del Mater Hospital. Insieme, questi soggetti, hanno voluto dare ai ragazzi un’opportunità di studio in più, anche cercando di colmare le lacune di un territorio come la Gallura, che notoriamente è in deficit di persone da formare. Al momento, gli iscritti sono per l’85% provenienti da altre zone dell’isola, a riconferma dell’attrattiva dell’offerta didattica della città.
L’anno accademico è stato salutato con orgoglio proprio dal rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, che ha fortemente voluto questo corso a Olbia: «Siamo molto contenti che siate qua – ha detto rivolgendosi agli studenti – e io sono qui per dirvi che non sarete soli. Siamo a vostra disposizione, vi chiediamo solo di impegnarvi nello studio. Questi interventi universitari in città – continua – esempio di attività sinergica tra amministrazione, enti e università, vogliono garantivi un futuro più roseo».
E della grande sinergia tra tutti i soggetti coinvolti ha parlato anche il sindaco Settimo Nizzi: «Il rapporto diretto tra noi e l’Università di Sassari ha reso possibile la creazione di questa ulteriore occasione di studio. A noi interessa solo che studiate. Avrete sicuramente dei problemi legati ad alloggio, mensa, collegamenti, ma avete la garanzia della presenza di un ospedale eccezionale e potrete avere un rapporto diretto con gli insegnanti, quindi la negatività di alcune esperienze non sarà mai più forte dell’importanza del percorso di studi».
Franca Deriu, invece, direttrice del Dipartimento di scienze biomediche – uno dei dipartimenti dell’Università di Sassari convolti, insieme a quello di medicina e chirurgia e alla struttura di raccordo della facoltà di medicina – ha parlato anche dell’aspetto umano della professione di infermiere: «Questo non è solo un percorso formativo, ma è necessario anche avere spirito di servizio, perché dovrete stare accanto alle persone in momenti difficili. Si tratterà, quindi, di un percorso umano che vi aiuterà a diventare l’infermiere che tutti vorremmo avere vicino».