La Nuova Sardegna

Olbia

Il futuro

Treni, mega yacht e biciclette: per Olbia sarà l’anno dei grandi cantieri

di Dario Budroni

	Il cantiere del nuovo palazzetto dello sport a Sa Minda Noa
Il cantiere del nuovo palazzetto dello sport a Sa Minda Noa

In programma nel 2025 importanti opere pubbliche che segneranno lo sviluppo della città

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Olbia Treni, mega yacht e biciclette. I nastri arancioni da cantiere saranno srotolati soprattutto verso queste tre direzioni. Il 2025 sarà caratterizzato da una importante serie di opere pubbliche che, in un modo o nell’altro, cambieranno il volto della città. Basti pensare al cantiere che prenderà il via nelle prossime settimane al Molo Brin: via i parcheggi, al loro posto una marina per imbarcazioni extra lusso. A marzo, invece, cominceranno i lavori per collegare attraverso le rotaie il centro città con l’aeroporto. Nel frattempo proseguono (e ne saranno inaugurati altri) i cantieri programmati per realizzare nuove piste ciclabili e per creare nuovi spazi da dedicare allo sport. Su tutti il palazzetto che sta sorgendo nella zona di Sa Minda Noa.

La marina Rinviati per permettere l’organizzazione del Capodanno, i lavori che daranno vita alla marina dei mega e giga yacht dovrebbero cominciare proprio a gennaio. Il progetto è della società Quay Royal, che ha ottenuto una concessione demaniale di 30 anni. L’area del Molo Brin, che sarà totalmente riqualificata, potrà ospitare yacht lunghi anche 150 metri. Il Comune è dovuto correre ai ripari cercando nuovi parcheggi: sarà così aperto il piano sotterraneo di una delle aree di sosta alla radice dell’Isola Bianca.

La ferrovia Si tratta di uno dei cantieri più importanti e costosi di sempre: il collegamento ferroviario tra la stazione Olbia-Terranova e l’aeroporto Costa Smeralda. In cassa ci sono 231 milioni di euro del Pnrr e sarà Rfi a realizzare l’intervento. I lavori dovranno concludersi entro il 2026. Un cantiere che, tra le altre cose, rivoluzionerà alcune zone della città. Per esempio, in via Loiri, sarà demolito l’ostello della gioventù, realizzato 30 anni fa e mai inaugurato perché costruito in una specie di palude. Qui passerà la ferrovia, lungo rotaie sopraelevate, e il Comune, attraverso anche i soldi del piano antialluvione, potrà realizzare un parco cittadino.

Le piste ciclabili Molte sono state realizzate e tante altre vedranno la luce nel giro di poco tempo. Tra il quartiere della Sacra Famiglia e Poltu Cuadu, per esempio, il Comune sta creando un parco verde sul mare attraversato appunto da piste ciclabili, nell’ambito del progetto Iti. Entro l’anno potrebbero essere tutte inaugurate. Allo stesso tempo il Cipnes sta realizzando la sua pista nella zona industriale, da via Dei Lidi alla rotatoria di Sa Testa. I lavori sono a buon punto e la struttura sarà inaugurata nel 2025. Una pista coperta da pannelli fotovoltaici che, in futuro, sarà collegata a quella che costruirà il Comune dalla rotatoria di Sa Testa fino alla frazione di Pittulongu.

Università Nuovi cantieri anche in ambito universitario. Nel 2025, per esempio, sarà terminata la biblioteca alle spalle dell’Expo, a sua volta diventato sede universitaria. Il nuovo anno dovrebbe essere quello buono anche per il via ai lavori nell’ex Standa di corso Umberto. Tra gli obiettivi anche quello di iniziare gli interventi di recupero dell’ex caserma della guardia di finanza.

Sport Solo poche settimane fa, a Sa Minda Noa, sono cominciati i lavori del nuovo palazzetto dello sport. Nelle casse del Comune 13 milioni e il grosso arriva dal Pnrr. Anche in questo caso, secondo le direttive Pnrr, i lavori dovranno terminare entro il 2026. Proseguono anche i cantieri all’interno del parco Fausto Noce e nella nuova area sportiva che sta sorgendo in via Nervi.

Il piano Difficile che, entro il 2025, si riescano a vedere in azione le prime ruspe del piano antialluvione. L’iter è lungo e l’inizio dei lavori è stato più volte posticipato. Il recente via libera della Regione al Piano di assetto idrogeologico – su cui si basa lo stesso piano di messa in sicurezza e che riclassifica le zone a rischio della città – renderà però la strada meno lunga e tortuosa.

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