La Nuova Sardegna

Olbia

La municipalizzata

Olbia, cresce il trasporto pubblico: in un anno oltre 1,7 milioni di passeggeri

di Dario Budroni
Olbia, cresce il trasporto pubblico: in un anno oltre 1,7 milioni di passeggeri

Sui mezzi della società Aspo sempre più giovanissimi

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Olbia Il conta persone installato sugli autobus funziona da termometro. Calcola il numero dei passeggeri e, più in generale, anche lo stato di salute del trasporto pubblico in città. Il risultato è decisamente positivo: nel 2024, per esempio, sui mezzi dell’Aspo sono stati contati 1 milione e 750mila accessi. Ancora meglio del 2023, quando era stata di poco superata quota 1,7 milioni. Numeri che a Olbia non si erano mai visti. Nel 2019, l’anno prima della pandemia, i passeggeri erano infatti 1 milione e mezzo. «Nel 2020, il primo anno del Covid, registrammo il 50 per cento in meno – spiega Massimo Putzu, il direttore generale della municipalizzata –. Poi le cose sono pian piano migliorate, fino a superare i numeri precedenti la pandemia. Olbia è una città in crescita e questo aspetto si riflette anche sul trasporto pubblico. Ma credo che un dato molto importante sia quello della fidelizzazione dei nostri utenti: nel 2024 abbiamo infatti superato i 26mila abbonamenti, mentre nel 2019 erano 22mila».

I giovanissimi. Dai conti dell’Aspo, controllata al 100 per cento dal Comune, emerge un altro dato importante. È quello che riguarda i giovani, rispetto al passato molto più propensi a viaggiare sui bus. «La stragrande maggioranza degli abbonati è formata da studenti – sottolinea Putzu –. I ragazzi di oggi utilizzano meno motorini e più mezzi pubblici. È una nuova tendenza che ci fa ben sperare e che ci fa anche piacere. Noi cerchiamo di organizzare un servizio sempre più alla loro portata».

Il parco mezzi. Al momento la società conta un totale di 35 mezzi con una età media di poco inferiore ai dieci anni. «Siamo praticamente in linea con la media italiana, che supera di poco i dieci anni» spiega Putzu. Tra i risultati più importanti ottenuti negli ultimi tempi c’è il collegamento con l’ospedale Mater Olbia e anche quello con la nuova area commerciale di Sa Minda Noa. Nuovi chilometraggi ottenuti dalla Regione, alla quale l’Aspo è legata dal contratto di servizio relativo al trasporto pubblico. Nel 2024, inoltre, nella flotta olbiese è stato inserito il primo mezzo elettrico e altri ancora dovrebbero arrivare nel corso del 2025. «Ma ci sono novità anche dal punto di vista della sicurezza sociale – prosegue Putzu –. Da alcuni mesi quattro autobus viaggiano con un defibrillatore a bordo, con tanto di pubblicità sulla livrea. È un contributo a tutta la comunità, perché, in caso di necessità, gli autobus possono essere fermati per chiedere l’utilizzo del defibrillatore. Il nostro personale è formato».

Non solo bus. L’Aspo, dove il cda è composto dalla presidente Roberta Campesi, dal vice Stefano Cano e dal consigliere Luca Fadda, non si occupa soltanto di trasporto pubblico ormai da un pezzo. La municipalizzata è infatti il braccio operativo dell’amministrazione comunale. Sono in tutto tredici i servizi assicurati: si va dalla mobilità alla gestione dei parcheggi passando per il verde pubblico, i servizi turistici, la riscossione dei tributi e la segnaletica. «Tutto ciò ci permette anche di assicurare un servizio migliore per quanto riguarda il trasporto pubblico – sottolinea Massimo Putzu –. Se c’è da sistemare una pensilina oppure lo stallo di un bus, possiamo intervenire direttamente noi».

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