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Cabras, diciottenne arrestato con 90 grammi di cocaina e processato per direttissima

Cabras, diciottenne arrestato con 90 grammi di cocaina e processato per direttissima

I carabinieri hanno trovato la droga durante una perquisizione nella casa di Mattia Castangia: era già divisa in dosi per lo spaccio

14 settembre 2024
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Cabras Ha 18 anni e da questa mattina ha anche un patteggiamento alle spalle per detenzione di sostanze stupefacenti. Nella casa, il giovanissimo Mattia Castangia aveva circa 90 grammi di cocaina. A scoprire la droga sono stati i carabinieri della stazione della cittadina lagunare che hanno effettuato una perquisizione nella tarda serata di ieri, venerdì 13 settembre. Si può ipotizzare che non sia stato un colpo di fortuna, ma che i militari siano andati a colpo sicuro dopo aver effettuato nelle scorse settimane indagini molto serrate. Gran parte della cocaina era già pronta per essere venduta, dal momento che era confezionata in piccole dosi all’interno di svariate confezioni di cellophane. Probabilmente il giovane si serviva di un bilancino di precisione ritrovato all’interno della casa per confezionare le dosi. A quel punto, gli uomini dell’Arma hanno proceduto a effettuare l’arresto in flagranza che ha portato Mattia Castangia direttamente in tribunale per il processo per direttissima. Di fronte al giudice Marco Mascia che dapprima convalidato l’arresto, l’accordo tra le avvocate Roberta Pili e Patrizia Orrù con il pubblico ministero Silvia Mascia ha portato al patteggiamento di due anni, otto mesi e dieci giorni. Il giudice ha poi applicato a Mattia Castangia la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Cabras per otto mesi, durante i quali non potrà recarsi altrove.

Il comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Steven Chenet, oltre a salutare con soddisfazione l’operazione portata a termine dai militari, rimarca che negli ultimi mesi l’Arma ha effettuato diverse operazioni che avevano come obiettivo quello di limitare al massimo lo spaccio. «I risultati sono arrivati – spiega il comandante – questo però è anche un segnale di come la droga sia molto diffusa tra i giovanissimi. La nostra azione prosegue con indagini e controlli sempre più mirati grazie alla capacità dei nostri uomini di individuare le zone in cui lo smercio di stupefacente è maggiore. Spesso lo spaccio avviene nei bar, in altre occasioni in zone di periferia. Per questo motivo è importante che i cittadini facciano riferimento a noi e, allo stesso tempo, che le zone siano illuminate e coperte dal servizio di telesorveglianza comunale. Questo ci permette di portare avanti azioni ancora più capillari». (e.carta)

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