Cabras, 6° Dan per il karateka 40enne Roberto Tronci: «Il più giovane in Sardegna»
L’atleta della Fijlkam (Federazione italiana judo lotta karate arti marziali) è anche fra i più giovani in Italia a conseguire il più alto e prestigioso riconoscimento sportivo della disciplina
Cabras Il karateka cabrarese di 40 anni Roberto Tronci si è diplomato 6° Dan, diventando il più giovane atleta della Fijlkam (Federazione italiana judo lotta karate arti marziali) in Sardegna fra i più giovani in Italia a conseguire il più alto e prestigioso riconoscimento sportivo della disciplina. Agli esami, che si sono svolti nel Centro tecnico federale di Ostia, ha presentato una tesi sull’evoluzione del karate nei bambini. La parte pratica consisteva nell’esecuzione di due kata (forme), chiamati Unsu (mani di nuvola) e Sochin (la grande calma), per poi passare all’applicazione dei kata (bunkai) con l’uke (il compagno). A seguito dell’ottima valutazione ricevuta da parte della commissione esaminatrice, il presidente della commissione nazionale insegnanti tecnici Claudio Culasso, alla presenza del presidente di settore Davide Benetello, ha consegnato a Tronci il diploma di 6° Dan. «Con passione, voglia di vincere e forza di volontà si raggiungono gli obiettivi – ha dichiarato Tronci –, e il successo lo ottieni vivendo i tuoi sogni». Classe 1984, Roberto Tronci ha iniziato a praticare il karate nel 1988, insieme al fratello Hiroshi, nella palestra del Centro studi arti marziali di Cabras, allenato da suo padre Domenico, 7°dan, che tutt’oggi lo affianca nei corsi con i bambini, i ragazzi e gli adulti. Nella sua carriera sportiva Tronci ha arricchito il proprio palmares di podi regionali, nazionali e internazionali, ricevendo svariati premi. Oggi fa parte della sezione atleti Azzurri d’Italia, in quanto ha partecipato con la maglia della Nazionale ai campionati del mondo svoltosi ad Atene della Federazione mondiale Wkf. Conclusa la carriera da atleta, ha intrapreso il percorso da tecnico, conseguendo la qualifica di istruttore, prima della svolta, arrivata per lui nel 2014, quando ha iniziato la carriera da arbitro, che gli ha permesso di restare nel mondo del karate e in particolare di dirigere i ragazzi. Oggi arbitra a livello nazionale nelle competizioni italiane. (pcamedda)