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Un pranzo nuorese porta la tregua in consiglio comunale a Oristano, decisiva la mediazione di Pietro Pittalis

di Enrico Carta
Pietro Pittalis, Forza italia
Pietro Pittalis, Forza italia

Il segretario regionale degli azzurri ferma l’azione dei consiglieri che volevano il cambio in giunta tra Luca Faedda e Luigi Mureddu. Resta l’incognita dei numeri per il sindaco Massimiliano Sanna

24 ottobre 2024
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Oristano Un pranzo a Nuoro con il segretario regionale di Forza Italia, Pietro Pittalis, poi il rientro a Oristano per il consiglio comunale giusto in tempo per votare la surroga del dimissionario Luigi Mureddu con l’ingresso in aula dell’esordiente Valeria Carta. L’assessore Luca Faedda, bersaglio del fuoco amico, però non era in aula per impegni personali precedentemente comunicati al presidente dell’assemblea Peppi Puddu. Questo lo sapevano tutti, quel che non si sapeva è se, dopo il pranzo chiarificatore, si sarebbe comunque consumato il delitto. Invece, per ora, non c’è spargimento di sangue – ovviamente si parla per metafora –. Da diversi giorni, in tanti erano a conoscenza del fatto che i consiglieri azzurri avevano pronto un documento con cui facevano presente al sindaco che il titolare delle deleghe al Bilancio e alla Cultura non era più rappresentativo del gruppo, motivo per cui vorrebbero quel cambio in giunta che Massimiliano Sanna non potrebbe far altro che accettare se vuole avere ancora i numeri per navigare. Quel documento è rimasto, al momento, nel cassetto.

Del resto non sarebbe la prima volta, visto che già negli anni scorsi si era dovuto piegare alla volontà dei partiti della sua maggioranza quando aveva ritirato le deleghe ad Alessandra Porcu, per la quale il gruppo dell’Udc aveva chiesto la sostituzione con Carmen Murru. Poi c’era stato il caso Rossana Fozzi, a sua volta indicata dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia come elemento non più rappresentativo del partito in seno alla giunta. Dopo qualche tentennamento, anche in quel caso Massimiliano Sanna aveva dovuto cedere e, da buon allenatore che non vuole che lo spogliatoio si spacchi, fare il cambio mandando in campo Valentina De Seneen.

Ora la situazione potrebbe ripetersi, ma in soccorso del sindaco è arrivato inatteso niente meno che un parlamentare. Pietro Pittalis, nella sua doppia veste di deputato e segretario regionale di Forza Italia, ha spento il primo grosso focolaio. Sotto la cenere l’incendio cova ancora, ma per il momento il siluro a Luca Faedda non è arrivato. Questo è il dato certo di ieri, per il resto le voci si rincorrono e le versioni su come andrà a finire pure. Forza Italia ha il gruppo più numeroso in consiglio comunale coi suoi cinque componenti – oltre alla nuova arrivata Valeria Carta, ci sono Gianfranco Licheri, il rientrante Francesco Pinna, Davide Tatti e Paolo Angioi. Quest’ultimo era presente assieme a Luigi Mureddu al pranzo nuorese, dove il segretario ha chiesto prudenza. Sarebbe in corso una sorta di mediazione interna per evitare che la sfiducia a Faedda arrivi in modo plateale come invece era accaduto nei casi di Alessandra Porcu e di Rossana Fozzi, che prima di tutto avevano ricevuto il benservito dai loro stessi partiti. Il vero problema è che qualcosa deve succedere: o Forza Italia risolve il problema al suo interno con un accordo tra i consiglieri e l’assessore Luca Faedda facendo fare l’ingresso in giunta proprio a Luigi Mureddu oppure si torna punto e a capo con l’incertezza sulla presenza in aula o meno dei consiglieri che così terrebbero sotto scacco la maggioranza. Impossibile reggere per due anni e mezzo così, a meno che l’obiettivo non sia vivacchiare. Anche il sindaco ha provato a sondare il terreno. A un certo punto della seduta, è uscito dall’aula per fare quattro chiacchiere con Luigi Mureddu, cercare di coglierne gli umori e valutare se una soluzione esista. Dall’espressione del viso al suo rientro, il dialogo non deve aver avuto l’esito che il primo cittadino sperava.

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