La Nuova Sardegna

Sedilo Ha violato il divieto di avvicinamento all’ex compagna, è finito in manette e poi ha patteggiato quattro mesi. A finire sotto processo per direttissima questa mattina, lunedì 16 dicembre, è stato il 65enne di Sedilo, Gesuino Putzulu, responsabile di non aver rispettato la misura cautelare legata a un precedente episodio di maltrattamenti per cui era scattato il codice rosso, procedura che serve a limitare i fenomeni di abusi, violenze di genere e atti persecutori. Ieri sera, domenica, era stato chiamato proprio dall’ex compagna, la quale aveva bisogno di una mano per accendere il fuoco del caminetto. Il problema è che Gesuino Putzulu ha il divieto di avvicinarsi alla donna e deve mantenere una distanza minima di cinquanta metri, misura che non ha rispettato visto che è entrato in casa e ha avviato il fuoco. Probabilmente nessuno si sarebbe accorto di ciò, ma nel momento in cui i due si trovavano assieme all’interno dell’abitazione è iniziata una discussione alquanto agitata. Gesuino Putzulu ha protestato in maniera vigorosa perché voleva che la donna lasciasse la casa, dal momento che ne è il proprietario. La signora si è sentita minacciata e ha così chiesto l’intervento dei carabinieri che pochi istanti più tardi sono arrivati a riportare la calma e a fare quel che era inevitabile che accadesse: una volta che hanno riscontrato la violazione del divieto di avvicinamento hanno arrestato Gesuino Putzulu, il quale ha passato la notte ai domiciliari. Stamattina è stato infine processato per direttissima: di fronte alla giudice Serena Corrias, il pubblico ministero Armando Mammone e l’avvocata Rosaria Manconi hanno trovato l’accordo per il patteggiamento a quattro mesi. Il divieto di avvicinamento è stato reiterato e i 50 metri di distanza restano tassativi, in caso contrario sarà arresto e probabile inasprimento della misura cautelare.