La Nuova Sardegna

Il ricordo

Nuoro, i vicini di Paolo Sanna, in pensione da un anno: «Cordiale e riservato»

di Luca Urgu
Nuoro, i vicini di Paolo Sanna, in pensione da un anno: «Cordiale e riservato»

L’uomo, ex dipendente Asl colpito sul pianerottolo di casa da Roberto Gleboni, è morto dopo diverse ore in ospedale

26 settembre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





 Nuoro Colpito sul pianerottolo di casa, quasi per caso. Un destino assurdo che lo accomuna a tutti gli altri familiari di Roberto Gleboni. Una violenza immotivata senza spiegazione per gli appartenenti al nucleo familiare dell’operaio, figurarsi per lui che si è trovato nel momento sbagliato nel pianerottolo della palazzina di via Ichnusa, quando è esplosa incontrollabile la furia omicida dell’uomo.

Per Paolo Sanna, ex dipendente della Asl in pensione da poco più di un anno, è stata avviata la procedura di morte cerebrale in ospedale verso le 19 di ieri sera, 25 settembre. L’uomo ha avuto la sfortuna di svegliarsi presto e di passare in quel momento nell’androne, forse per dare energia al contatore, saltato durante il temporale, forse attirato dal rumore degli spari.

Tanto è bastato per essere investito a sua volta dalla violenza cieca. Sposato con Valentina Sanna, la coppia ha due figlie che lavorano e vivono fuori Nuoro da tempo. Chi lo conosce, soprattutto nel quartiere, lo descrive in maniera rapida e senza tanti fronzoli. Un’esistenza serena tra il tran tran quotidiano e i pochi svaghi dell’agognata pensione. Ancora energico e giovanile si muoveva in città con uno scooterone. «Era un uomo tranquillo, educatissimo e rispettoso», dice Armando Lodi che abita da quelle parti.

«Una persona riservata, tanto che nei giorni scorsi abbiamo scherzato sul fatto che ci conoscessimo da tanto tempo ma non avessimo mai trascorso dei momenti insieme. Così ci eravamo ripromessi di incontrarci. Di farci una visita per scambiare due chiacchiere con calma. Poi, guarda un po’cosa è successo». I due vicini condividevano anche la passione per la musica e il canto. Armando Lodi nelle file del Corto Ortobene, mentre Paolo Sanna nelle file del coro diretto da Franca Floris.

Lodi conosceva molto bene anche Roberto Gleboni e nemmeno lui per i rapporti che ha avuto con l’operaio di Forestas in questi quattro anni, ovvero il lasso di tempo, che li ha visti come vicini di casa, non si sarebbe mai immaginato un epilogo i questo tipo. «Nei giorni scorsi hanno tentato di rubare la mia macchina, mi ha incontrato in strada e ne abbiamo parlato. Mi voleva dare la sua. Era così, sempre disponibile e affabile. Mai una parola fuori posto o ad alta voce contro qualcuno. È davvero una tragedia senza senso. Non si riesce a capire», commenta l’uomo. Un altro vicino mette in evidenza riservatezza e gentilezza di Paolo Sanna. «Ci si incrociava poche volte. Sempre cordiale e attento. Mi dispiace davvero, non meritava tutto questo. Nessuno lo meritava».

Primo piano
Sanità

Medici di base in pensione: addio al reclutamento

Le nostre iniziative