Rinnovabili, foto segnaletiche per cinque consiglieri regionali: «Sono traditori»
L'accusa: negata la procedura d'urgenza alla legge Pratobello. La maggioranza: respingiamo le intimidazioni. Ecco chi sono i bersagli
Sassari Scoppia il caos sulla legge Pratobello. Stavolta la miccia è partita alla Conferenza dei Capigruppo in consiglio regionale. Dai tavoli della maggioranza è arrivato il “no” alla procedura d’urgenza. La legge quindi passerà alla discussione tra le Commissioni e seguirà il corso naturale.
Questo ha fatto indignare minoranza e comitati: «Stampatevi in mente i loro nomi, non vi fate sfuggire la sigla del partito»: inizia così, e con la scritta «tradimento», un lungo post diffuso dal gruppo nato sui social “Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica”. In allegato, un collage di foto segnaletiche con i volti di Maria Laura Orrù, capogruppo di Alleanza verdi sinistra, Michele Ciusa (M5s), Luca Pizzuto (Sinistra futura), Sandro Porcu (Orizzonte Comune), Sebastiano Cocco (Uniti per Todde).
Immediata la replica dei presidenti dei gruppi consiliari di maggioranza, che con una nota rispediscono le accuse ai mittenti: «Nella Conferenza dei presidenti di gruppo del Consiglio Regionale, è stato stabilito che la proposta di legge “Pratobello” non potrà essere discussa direttamente in aula, senza seguire il percorso regolare. Ciò è dovuto alla concomitante calendarizzazione del disegno di legge 45, che tratta la stessa materia ed ha già concluso il proprio iter nelle commissioni».
Questa decisione è stata presa dall’intera maggioranza, spiegano, composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, Orizzonte Comune, Progressisti, Uniti per Alessandra Todde, Sinistra Futura. Di conseguenza, i rispettivi capigruppo – Roberto Deriu, Michele Ciusa, Maria Laura Orrù, Sandro Porcu, Francesco Agus, Sebastian Cocco, Luca Pizzuto – si sono espressi in accordo.
«I gruppi di centrodestra, tuttavia, hanno richiesto l’inserimento all’ordine del giorno attraverso una procedura “d’urgenza”, pur consapevoli dell’impossibilità di applicarla, nel tentativo di provocare un incidente e di strumentalizzare la situazione. Si tratta di giochetti di palazzo. Ogni tentativo di mistificare quanto accaduto, o di usare le decisioni del Consiglio Regionale per fini intimidatori, sarà respinto dalla Coalizione del Campo Largo, composta da forze politiche e persone determinate a trattare con serietà temi complessi e vitali per la Sardegna, come la transizione energetica e la protezione ambientale e paesaggistica. Con un dialogo democratico rivolto a tutti i soggetti coinvolti, la Coalizione intende lavorare unicamente per la tutela della Sardegna e del suo Popolo». (p.ard.)