Sos medicine salvavita: quelle per il Parkinson introvabili in farmacia
La denuncia di un paziente del sassarese affetto dalla patologia: «Non parliamo di aspirine, ma di medicinali fondamentali per la terapia»
Sassari Mani che tremano, passi incerti, la mente che lotta per mantenere il controllo. Per i malati di Parkinson i farmaci non sono solo pillole, ma una finestra verso la normalità. Un filo che tiene insieme le loro giornate. Basta davvero poco per capire cosa succede quando alcune di queste medicine scompaiono dalle farmacie.
La denuncia arriva da Sassari, ma il problema non è circoscritto tra le mura della città turritana. E a farla è un ex camice bianco, Salvatore Canu. Per anni è stato dall’altra parte della sanità, medico a Sennori. Oggi che ha 93 anni ed è un paziente, con la stessa tempra e senso civico di quando era in servizio, chiede alle istituzioni di intervenire. A sostenerlo in questa angosciosa battaglia per il diritto alla salute c’è sua figlia.
«Da almeno un mese i farmaci per il Parkinson non si trovano in nessuna farmacia – spiega Canu -. Stiamo parlando di medicine indispensabili per curare una patologia che non può certo regredire, ma che i farmaci aiutano a gestire». La figlia del signor Canu racconta come gli stessi farmacisti scoprano solo nel momento in cui viene presentata la ricetta che alcuni farmaci non sono disponibili. «Devo dire che da parte delle farmacie c’è sempre grande gentilezza e una grande collaborazione – spiega -. Quando dal terminale si accorgono di non avere la medicina chiedono ad altre farmacie in Sardegna se ne hanno disponibilità o se lo hanno in deposito. Ma la risposta è sempre negativa».
Diverse le spiegazioni ufficiose che arrivano da dietro il bancone delle farmacie. Tra cui quella in base alla quale le case farmaceutiche italiane avrebbero importanti commesse all’estero da soddisfare prima del mercato nazionale. «Ma questi farmaci non sono aspirine – aggiunge il pensionato -. Se non li assumiamo la malattia si aggrava».
Salvatore Canu ha anche portato il caso all’attenzione della presidenza dell’Ordine dei medici «Spero che qualcuno intervenga», sottolinea.
Sono oltre 4mila i malati di Parkinson in Sardegna. Si tratta di una patologia degenerativa a elevata frequenza. Dopo l’Alzheimer, è la malattia neurodegenerativa più diffusa. Esordisce intorno ai 60 anni, solo nel 5% dei casi Sotto i 40 anni, con una prevalenza che tende ad aumentare con l’avanzare dell’età. (serena lullia)