Briatore e tutte le gaffe su Sardegna, sardi pastori e sindaci ignoranti
Il re del Billionaire ha sempre chiesto scusa per le sue affermazioni spiegando di amare profondamente l’isola e i suoi abitanti
Porto Cervo Iconica discoteca della Costa Smeralda, simbolo della movida di lusso, vetrina per vip e pseudovip. Ma anche cassa di risonanza del Briatorepensiero. Dalla sua reggia billionaria arrampicata sulla collina di Pantogia Flavio Briatore negli anni spesso ha inciampato in polemiche sulla Sardegna che lo hanno reso un personaggio divisivo. Tra chi lo considera un benefattore dell’isola, per aver portato nel Billionaire di Porto Cervo star mondiali a chi invece si limita a considerarlo un cafone e aver “cafonizzato” l’immagine della Costa Smeralda.
Napoleone e Arzachena sconosciuta
Tra le polemiche più celebri quella in cui lanciò dardi infuocati contro il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda. «È un piccolo Napoleone che pensa che la fortuna del mondo sia Arzachena, quando nessuno sa dove sia Arzachena. Invece, è la Costa Smeralda la porta della Sardegna. Arzachena la conosce lui e due pecore». Una frase pronunciata in tv con il dente avvelenato dai provvedimenti anti Covid che avevano portato alla chiusura delle discoteche. Parole trasformate da Ragnedda in querela, ritirata poi dopo le scuse ufficiali del patron della Renault a lui e agli arzachenesi.
I sardi vogliono fare i pastori non turismo
Impossibile dimenticare l’altro attacco alla natura agropastorale dell’isola con la presunta accusa ai sardi di ignoranza turistica. Durante un dibattito pubblico in Puglia Briatore aveva affermato. «La Sardegna ha posti straordinari. Il problema è che i sardi vogliono fare i pastori e che il turismo non sanno cos’è». E ancora intervenendo sul caro trasporti aveva aggiunto: «Hanno un'isola e non lo sanno, pensano che la gente arrivi per caso. La gente arriva o via mare o via aerea: sono due monopoli, per cui fanno i prezzi (che vogliono)». E perla finale. «L'80 per cento degli amministratori non ha mai preso un aereo. Come si fa a parlare di turismo senza averlo mai visto?». Attacchi poi rimodellati con scuse, precisazioni onde evitare fraintendimenti e dichiarazioni di amore verso la categoria dei pastori, i sardi e la Sardegna.
Camerieri sardi sì, ma belli e alti 1,80
Indimenticabile la polemica del 2006 quando Briatore, in un forum sul turismo, aveva insistito sul valore della formazione professionale nel settore turistico e aveva dichiarato di fare fatica ad assumere personale sardo nei suoi locali per insufficienza di figure locali formate. Allora era stato l’assessore e docente dell’istituto alberghiero di Arzachena, Tore Mendula a spiegare il retroscena della polemica di Briatore. «Per la prima volta in tutti questi anni un collaboratore di Briatore si è presentato nel nostro istituto per chiederci la disponibilità di cinque figure da sala – aveva detto Mendula -. Il personale doveva però avere come requisiti un’altezza di 1 metro e 80 e bella presenza. La richieste di personale è poi avvenuta il 30 maggio quando il 90% dei nostri 400 ragazzi ha già una destinazione negli hotel e nei ristoranti. Inoltre il nostro istituto prepara professionisti non modelli. Forse il signor Briatore non sa che i sardi sono mediamente piccoli di statura».