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Neonati e centenari sardi in festa in Australia, i giovani rilanciano il Circolo degli emigrati

di Luciano Piras
Neonati e centenari sardi in festa in Australia, i giovani rilanciano il Circolo degli emigrati

Il vice presidente Mauro Sanna, nuorese: «Nell’ultimo anno abbiamo avuto un centinaio di nuovi iscritti al club»

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Melbourne Neonati e centenari sardi insieme nella terra dei canguri. «Ancora una volta una domenica di sole a illuminare l’evento di fine anno al Centro Assisi dove ha la sede la Sardinian cultural association di Melbourne». Mauro Sanna è raggiante. Scrive dall’altra parte del mondo, l’Australia, subito dopo la recente rimpatriata del Circolo degli emigrati. «Questa volta però, il club sardo si è spinto oltre e, per chiudere l’anno in bellezza, ha messo su un magnifico pranzo rigorosamente con menù tipico regionale per 140 persone».

Nuorese, classe 1987, ristoratore, Sanna vive e lavora a Melbourne da dodici anni a questa parte. È vice presidente della Sca, la Sardinian cultural association, appunto, presieduta da Paul Lostia.

«Se fino all’anno scorso vi era nell’aria l’idea di chiudere il club per vari motivi, tra cui lo scarso coinvolgimento dei giovani, un numero di tesserati sempre in diminuzione – racconta Mauro Sanna –, nell’ultimo anno qualcosa di magico è successo al Sardinian club che ha registrato quasi un centinaio di nuovi membri, per lo più giovani». Sono proprio i giovani riuniti sotto le insegne dei Quattro mori che con le loro energie e il loro entusiasmo hanno messo su l’evento comunitario.

«Il comitato della Sca ha deciso all’unanimità di dare carta bianca ai giovani per questo particolare evento di fine anno dimostrando grande fiducia nelle capacità dei nuovi membri» spiega ancora Sanna, proprietario del caffè/ristorante “Pausa pranzo”. Con lui, chiamato a tenere le redini dell’iniziativa, c’erano due giovani chef sardi, entrambi residenti a Melbourne ormai da anni, Federico Congiu (executive chef di “Di Stasio” e proprietario di “Parco Ramen”) e Andrea Serreli (ex proprietario di “Tipico" e ora head chef a “Central Park Cellars”). Con l’aiuto di Francesco Giovoni (private catering chef) e Marco Moresco (Unox forni Melbourne), i due cuochi hanno servito un menù di quattro antipastini, due paste, due secondi e dolce.

«Il maialetto arrosto non poteva certamente mancare – sottolinea Mauro Sanna –, il tutto è stato accompagnato da vino rosso Cannonau e bianco Vermentino gentilmente sponsorizzato da Twelve Bottles Wine, il cui proprietario Ignazio Deiana, anch’esso sardo, è prezioso membro del club da tanti anni».

Per la grande riuscita dell’evento, l’associazione degli emigrati sardi ringrazia «la preziosissima collaborazione Marco Fedi del Coasit e in particolare l’ospitalità e il supporto di Maria Metelli, responsabile della sede a Rosanna dove è stato tenuto il pranzo». Per la prima volta in tanti anni hanno partecipato al pranzo neonati (il più giovane Leonardo Giovoni di cinque mesi) e centenari (Attilio Boi di 102 anni).

«Sembra che le basi per rilanciare il club sardo stiano crescendo solide» sorride il vice presidente Sanna. «Al pranzo erano presenti anche cariche importanti della comunità italiana a Melbourne, tra i quali Veronica Misciatelli (Camera di commercio), Elaine Bocchini (Coasit), Barbara Zoroddu (Withcare), Ciro Fiorini (Inas) e altri. La giornata all’insegna dei valori e delle tradizioni è stata ripresa dal videomaker Michael De Florio (Cinergy media), anch’esso membro del club». «Non potevamo augurarci di meglio, il pranzo è sicuramente stato un grande successo – chiude Mauro Sanna –, la cosa più bella è stato l’entusiasmo, la collaborazione da parte di ognuno dei presenti, non solo dei membri del comitato. Ringraziamo i veterani del comitato per la fiducia e il supporto ricevuto. Speriamo che questo pranzo sia il primo di una lunga serie».

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