La Nuova Sardegna

L’interrogazione

Salasso sui trasporti marittimi: «Dalle compagnie aumenti per 100 milioni»

di Andrea Sini
Salasso sui trasporti marittimi: «Dalle compagnie aumenti per 100 milioni»

Silvio Lai (Pd): «Gli armatori scaricano sugli utenti i costi dell’eurotassa sul Co2»

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Sassari Le navi inquinano, l’Europa fa pagare l’eccesso di produzione di Co2 alle compagnie di navigazione, che però scaricano tutti i costi sui passeggeri. Con un aggravio stimato per la sola Sardegna di oltre 100 milioni di euro per il 2025. Il deputato Silvio Lai (Pd) con la sua interrogazione al ministro dei Trasporti Matteo Salvini prova ad accendere nuovamente i riflettori su un tema che da qualche mese fa discutere operatori e utenti.

«Dal 2024 – spiega Lai – anche le compagnie di navigazione devono pagare per l’eccesso di produzione di C02 in base ad una direttiva europea, la 2023/959, che ha applicato gli obblighi derivanti dalla direttiva 2003/87/CE alle emissioni prodotte dal trasporto marittimo. Si tratta di una direttiva di 21 anni fa, ampiamente conosciuta. Eppure mentre nel nord Europa si sono attrezzati a modificare le navi con i sistemi di propulsione tradizionali a gasolio, anche utilizzando risorse europee, oggi le compagnie che non hanno usato questi 21 anni per ammodernarsi pretendono di ribaltare i costi dei ritardi e delle inefficienze sui cittadini e sulle piccole imprese di trasporto merci».

Secondo Lai «il trasporto di un camion da e per la Sardegna subirà aumenti valutabili in 200 euro a tratta nel 2025 e di 300 nel 2026 con un onere doppio se il mezzo viaggia solamente per portare merci necessarie all’isola senza esportarne sulla penisola: da una prima valutazione – sottolinea il deputato Dem – nel 2025 potrebbe essere di oltre 100 milioni di euro il maggior costo di trasporto delle merci che le compagnie riverseranno sui trasportatori con un ulteriore aumento dei costi delle merci prodotte in Sardegna».

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