La Nuova Sardegna

Trasporti

Nuove rotte per l’isola, l’assessore al Turismo: «Pronte tre compagnie aeree»

di Claudio Zoccheddu
Nuove rotte per l’isola, l’assessore al Turismo: «Pronte tre compagnie aeree»

Il mercato Usa scopre le potenzialità della Sardegna. Franco Cuccureddu: «Stanno preparando il business plan»

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Sassari L’ interesse è alto e, considerato che la delibera regionale delle “Nuove Rotte” è appena stata pubblicata, è una buona notizia. Se poi, come dice l’assessore regionale al Turismo, Franco Cuccureddu “Ci sono diverse compagnie aeree interessate, tre in particolare stanno ragionando sul business plan”, allora la cosa diventa interessante. D’altra parte, ci sono tutti gli ingredienti perché il piano possa funzionare: collegamenti nuovi di zecca, cofinanziati, che possano “aprire” l’isola a nuovi movimenti turistici o possano consolidare quelli esistenti, meglio se fuori stagione. Anche se questo è un parametro che interessa soprattutto tour operator e professionisti della ricettività. Inoltre, la scelta di alcune rotte cofinanziabili è legata anche alle potenzialità delle compagnie residenti. Perché tra le tratte intercontinentali non si fatica a comprendere le scelte di New York, Istanbul e Dubai mentre Filadelfia risulta meno evidente, se non fosse che l’aeroporto della città più grande della Pennsylvania è anche l’hub di American airlines, una delle più grandi compagnie aeree del mondo.

Le “nuove rotte” Potenziali sono 67, quelle che realmente potrebbero essere attivate sono molte meno, circa la metà. L’interesse delle compagnie aeree, comunque, è alto, perché il fascino del cofinanziamento non tramonta mai e perché, piano piano, l’isola comincia a farsi un nome anche dove non era mai giunta prima, come diceva (più o meno) la sigla di Star Trek. Perché sono proprio il cinema e la tv ad aver spinto l’isola nella lista d’interesse dei viaggiatori statunitensi.

La Regione Lasciando per un attimo da parte le rotte orientali, il mercato Usa è il più interessante per il turismo “incoming”, cioè quello in entrata: «I dati dicono che è un mercato in grande crescita – spiega Cuccureddu –. Nel biennio 2022/23 il numero dei visitatori statunitensi è cresciuto del 34 per cento e rappresenta il decimo mercato in valori assoluti, il primo extraeuropeo». Ecco perché l’interesse per l’isola è concreto e calamita l’attenzione dei giganti dell’aria ma anche delle piccole compagnie aeree: «Sono proprio i piccoli vettori ad essere i più interessati e i più propensi. Temono però di investire su un prodotto che costa 250mila euro a volo e che, in caso di successo, potrebbe venire scippato dalle grandi compagnie che possono proporre prezzi più bassi. Ovviamente incide il cofinanziamento con un incentivo che abbatte i costi del 50 per cento che, lo devo specificare, valgono anche per le spese relative agli aeroporti di partenza». «In ogni caso – continua Cuccureddu – tutti chiedono alle Regione una grande promozione sulla destinazione che, infatti, stiamo facendo. A marzo parteciperemo a due fiere del turismo a Las Vegas, con i tour operator più importanti. Comunque ogni giorno riceviamo richieste legate alle fiere a cui prenderemo parte, perché l’interesse è evidente». Nonostante l’appeal, intercettare il mercato Usa è complicato: «È davvero difficile. L’interesse tendenzialmente si raggiunge in fiera o sui social direttamente a casa loro . E poi – continua Cuccureddu – hanno poche vacanze, al massimo 15 giorni l’anno di ferie. Per questo siamo più orientati ad intercettare i liberi professionisti, che non hanno problemi di ferie, o agli anziani. Inoltre, non possiamo dimenticare l’attenzione che arriva da Istanbul: un hub importantissimo in cui ogni anno transitano 90 milioni di passeggeri, tre volte il traffico di Fiumicino».

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