Alessia Pifferi aggredita in carcere
La donna abbandonò la figlia Diana di 18 mesi: la piccola fu ritrovata morta
Milano Arriverà entro fine giugno la nuova perizia psichiatrica per scavare nella mente di Alessia Pifferi, la mamma di 38 anni che il 14 luglio 2022 uscì dalla sua casa di via Parea a Milano per raggiungere a Bergamo il fidanzato, abbandonando la figlia Diana di 18 mesi, ritrovata morta di stenti una settimana più tardi. Nel processo per omicidio volontario aggravato la Corte d'assise d'appello di Milano ha conferito l'incarico per accertare se la donna condannata in primo grado all'ergastolo e ritenuta pienamente capace «sia affetta da patologie psichiatriche» e «alterazioni clinicamente significative della sfera cognitiva» tali da avere «interferito sulla capacità di intendere e di volere escludendola del tutto o scemandola gravemente» al momento dei fatti. Ieri, in tribunale, Alessia Pifferi era assente perché vittima di un'aggressione in carcere a Vigevano. Per lei quattro punti di sutura al viso per un pugno ricevuto da una o più detenute. Anche a San Vittore era stata malmenata e aggredita verbalmente.