Vinicio Capossela: «L’ultimo vero carnevale l’ho vissuto a Ovodda, un imbestiamento a piacere»
Il cantautore interviene proprio nelle ore della polemica animalista per le immagini di pelli di pecore esposte e un cammello portato in giro nel centro del paese
Sassari Inaspettatamente, sul caso del carnevale di Ovodda si infila Vinicio Capossela. Forse un caso, forse no, ma pur senza entrare nel merito della polemica animalista il cantautore ha pubblicato sulla rivista “Internazionale” un articolo dove parla del suo rapporto con il carnevale e cita un piacevole ricordo proprio nel paese barbaricino.
Ovodda è salita alla ribalta delle cronache dopo la denuncia dell’animalista Enrico Rizzi. Sui social nei giorni scorsi aveva postato alcune immagini di festa, con pelli di pecore in esposizione e un cammello portato in giro tra la folla festante.
«L’ultimo vero carnevale che personalmente ricordo l’ho vissuto a Ovodda, un minuscolo paese della Barbagia, in Sardegna, il mercoledì delle ceneri – così si legge tra le righe di Capossela pubblicate su Internazionale –. Ogni attività e ogni ordine erano sospesi. Nell’unica via d’ingresso una pece nera veniva spennellata sui volti. Tutti dipinti di notte alla pari, senza nient’altro di organizzato, si andava in giro correndo il rischio d’incontrarsi. Niente smartphone e niente forze dell’ordine. Un imbestiamento a piacere, come un’infanzia del mondo, senza timore della noia, e nemmeno della paura». (paolo ardovino)