Operaio morto alla Gesam, il pm chiede l’assoluzione di Fabiano Saba: «Prove insufficienti»
L’uomo è accusato della morte del collega Antonio Masia trovato senza vita nell’ impianto di smaltimento rifiuti a Truncu Reale
Sassari «Non c'è una prova granitica della responsabilità penale dell'imputato e per questo ne chiedo l'assoluzione». Sono le conclusioni, con formula dubitativa, del pubblico ministero Maria Paola Asara nel processo che si sta celebrando con il rito abbreviato davanti al gup Sergio De Luca nei confronti dell'imputato Fabiano Mario Saba, l'operaio 50enne accusato di omicidio colposo per la morte del collega Antonio Masia, trovato senza vita il 25 luglio 2022 all'interno del impianto di smaltimento rifiuti della Gesam, a Truncu Reale, vicino a Sassari.
Nell'udienza di oggi 30 ottobre 2024 hanno discusso anche gli avvocati di parte civile Daniele Alicicco e Francesca Fiori che hanno sollevato dubbi sulla credibilità dell'imputato che si sarebbe contraddetto più volte durante la fase delle indagini, sentito dagli inquirenti come persona informata sui fatti. L'avvocato difensore Luca Sciaccaluga ha chiesto l'assoluzione del proprio assistito fornendo al giudice diverse ipotesi alternative rispetto a quanto accaduto quel giorno alla Gesam. Il giudice ha rinviato per repliche al 18 dicembre.