Fondi per Capodanno, l’assessore replica: «Quali favoritismi, Alghero ha preso più soldi di Castelsardo»
L’esponente della giunta Todde Franco Cuccureddu risponde agli attacchi dell’ex sindaco di Alghero Marco Tedde e del consigliere comunale catalano Christian Mulas
Sassari «Sinceramente, non riesco proprio a capire il senso di questa polemica». Contattato al telefono dalla Nuova Sardegna, l’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu risponde agli attacchi dell’ex sindaco di Alghero Marco Tedde e del consigliere comunale Christian Mulas.
I due lo avevano accusato di aver favorito Castelsardo nel bando sui finanziamenti pubblici per il concertone di fine anno, penalizzando il Cap d’Any algherese. «Intanto, l’assessore non stila la graduatoria: se ne occupano gli uffici. Ma, in ogni caso, proprio non capisco: Alghero ha presentato un progetto che è stato finanziato al 100 per cento e ha ottenuto il doppio dei fondi rispetto allo scorso anno, 200mila contro quasi 400mila quest’anno. Non solo, prende anche più soldi di Castelsardo. Allora quali sarebbero i favoritismi? La verità è che tre piazze nel Nord Ovest, peraltro abbastanza diversificate, sono un valore aggiunto per tutti».
Nel 2023, Alghero aveva ottenuto, per il concerto di Ligabue, un finanziamento regionale di 200mila euro, su un progetto dal costo complessivo di oltre un milione. Quest’anno, la cittadina catalana ne incasserà 390mila su 915mila di spesa complessiva, portando sul palco il 31 i Negramaro.
Castelsardo, invece, lo scorso anno aveva ospitato il sardo Mahmood, senza però partecipare al bando per gli eventi di fascia massima, ma a quello per il cosiddetto Cartellone 2.2, ottenendo il massimo dei fondi disponibili. Per il Capodanno 2025, con Elodie e Irama sul palco, incasserà invece un contributo di 320mila euro, su una spesa totale di 790mila.
Cuccureddu replica anche all’accusa per cui i troppi eventi di Capodanno danneggerebbero il settore ricettivo: «Più ce ne sono, meglio è: questa è la strategia della Regione. Lo scopo non è solo quello di spostare i flussi, ma anche di far capire che la Sardegna non offre soltanto il monoprodotto del turismo balneare. Mostriamo di avere grandi motivi di interesse anche in altri periodi dell'anno, il nostro obiettivo è quello di accendere i riflettori per una settimana ogni mese dell’inverno: il Capodanno, poi il Carnevale, dopo ancora la Settimana Santa».
Una strategia che resterà in piedi anche nei prossimi anni: «Certo. E i primi risultati già si vedono, con i prezzi dei voli e degli alloggi che mostrano come ci sia la domanda. E ora anche le compagnie aeree non potranno più dire che d’inverno i voli non ci sono perché c’è poca domanda».