Dalla Romania alla Romangia: Mariana è la regina del vino di Sorso e Sennori
Guida dal 2012 la cantina che oggi produce oltre 30 etichette
Sennori Mariana Popa, 43 anni, romena della Transilvania, è una delle regine del vino sardo. Dal 2012 guida la cantina Sorso – Sennori. L’ha rilevata, in piena crisi, insieme al suo compagno di vita Giacomo Baralla. Ma è lei che si occupa di tutto e grazie a coraggio e intelligenza ha risollevato l’azienda trasformandola in una fiorente cantina che macina circa 6mila quintali di uva all’anno, producendo 4 mila quintali di vino, con 30 etichette diverse. Che rappresentano il meglio delle uve locali, rigorosamente tracciate: Moscato, Vermentino, Cagnulari e Cannonau solo per citare le qualità di vino più note.
Per Mariana Popa non è stato facile, anche a causa di diffidenze e pregiudizi. Ma alla fine ce l’ha fatta. Mariana per raggiungere credibilità, specie nei confronti dei fornitori, ha dovuto lavorare sodo. A volte ingoiando bocconi amari. «Innanzitutto ho pensato a ripianare i debiti. Era necessario e naturale. Ho fatto sacrifici, anche nel mangiare, e non lo nego. Non sapevo quasi nulla di vino e mi sono messa a studiare. Con l’esperienza ho acquisito sicurezza e mi sono sempre tenuta aggiornata. Col vino quasi ci parlo e con i fornitori ho un rapporto di amicizia, basato sulla fiducia reciproca. Poi – continua lei – sono arrivate le produzioni di vari vini, quasi tutti nuovi. Di pari passo i premi e le soddisfazioni personali. E, perché no, anche i guadagni e la stabilità offerta ai 6 dipendenti, che diventano molti di più durante la stagione della vendemmia».
Sorso oramai l’ha accolta a pieno titolo: «Vero, tanta gente mi stima, mi vuole bene e mi ha dato forza, aiutandomi moralmente anche a crescere i miei due figli, oramai grandi e di cui sono orgogliosa». Non sono mancate nemmeno le gelosie: «Ma seguo sempre il consiglio che mi ha dato nonno Jorge, uomo saggio di Transilvania, terra meravigliosa un tempo povera. Bene, mio nonno mi diceva: “difenditi col sorriso, attacca col silenzio e vinci con l’indifferenza”. Per me queste sono parole di vita. Le ho sempre seguite. Anche nei primi tempi in Sardegna, raggiunta grazie a mia zia che faceva la badante».
Nel segreto dei suoi vini anche le consulenze degli esperti: «Come quella del nostro enologo francese Lucien Angei, un mago del settore – ribatte Mariana -. Con lui ed altri collaboratori ci dedichiamo anima e corpo ai nostri vigneti, tutti nei pressi di Marritza, che riflettono il carattere di questa parte di Sardegna, compagna del golfo dell’Asinara e dei suoi venti, che modellano una terra unica». Mariana mostra le sue medaglie d’oro: «Ne abbiamo vinto 25 quest’anno – esclama -. Ma tutti i miei vini sono importanti, dal vigoroso Cannonau all’elegante Vermentino. Io sono molto legata anche al moscato Sorso-Sennori, un nettare che è il nostro fiore all’occhiello». Mariana Popa non vuole fermarsi. «L’intento è migliorarsi sempre – sottolinea -. Affinare le nuove tecniche, mettere a punto idee, trattare sempre e comunque bene qualsiasi cliente. Ognuno di loro è il tesoro dell’azienda, quello vero, da tutelare». Ogni tanto un pensiero alla sua terra natia. «La Romania rimane sempre la mia patria e la mia famiglia mi ha trasmesso dei valori - conclude -. Ora sono anche cittadina italiana, mi sento sarda e di Sorso in particolare. Sono apprezzata e questa è stata la mia rivincita, anche nei confronti dei pochi che mi hanno voluta male».