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Atti vandalici e ed episodi violenti sui pullman Arst di Sassari

di Nadia Cossu
Atti vandalici e ed episodi violenti sui pullman Arst di Sassari

Nell’ultimo episodio una ragazza ha dato in escandescenze ed è stato necessario l’intervento della polizia

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Sassari È rimasta solo una cornice di gommapiuma nel sedile di un pullman dell’Arst che qualche giorno fa è stato distrutto da uno, o forse più, passeggeri. La fotografia è stata pubblicata sui social e ha indignato non solo il personale che ogni giorno è costretto a vivere in prima persona atti di vandalismo e inciviltà inauditi, ma anche numerosissimi cittadini. Un’immagine emblematica che dimostra ancora una volta la necessità di intervenire sia sul fronte educativo che su quello repressivo.

A questo si aggiungono gli episodi di violenza che sempre con maggiore frequenza si stanno verificando sui mezzi pubblici. Sabato 22 aprile, dopo il pomeriggio di follia che ha visto protagonista un 35enne – che prima ha spaccato il parabrezza di un pullman e poi ha seminato il panico in mezza città con una spranga di ferro – una ragazza ha dato in escandescenze e anche in questa occasione l’autista del pullman dell’Arst ha fatto il possibile per tenere la situazione sotto controllo chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. E quando è arrivata la polizia ci sono stati ancora momenti di forte tensione con sputi e schiaffi che la giovane (che pare si fosse allontanata da una comunità) ha tentato di dare agli agenti, prima che questi riuscissero a portarla via.

«Questi episodi – dichiara il segretario regionale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu – oramai si ripetono con una frequenza a dir poco allarmante. Se prima il capolinea di via Padre Zirano era terra di nessuno nel periodo invernale e soprattutto all’imbrunire, ora invece c’è da aver paura anche di mattina e nel primo pomeriggio quando il piazzale è strapieno di studenti e pendolari». Ecco perché il leader sindacale non si stanca di chiedere «oltre a un tavolo permanente con la prefettura, anche la presenza costante delle forze dell’ordine, in attesa di trasferire gli arrivi e le partenze nel piazzale della stazione ferroviaria “ex scalo merci”».

I due episodi di sabato, fortunatamente, non hanno avuto conseguenze sulle persone ma “solo” danni ai mezzi e ritardi nelle partenze. Ad avviso di Boeddu, però, «non si deve sfidare la sorte e non si deve aspettare che succeda qualcosa di più grave». Il segretario interviene anche sugli atti di vandalismo: «A fronte di autobus nuovi e di un parco mezzi modernizzato, ci sono ragazzi che non solo non rispettano il bene pubblico ma nemmeno gli altri passeggeri né se stessi». «Eppure nella scelta degli accessori, oltre a quelli legati a una maggiore sicurezza attiva e passiva – conclude Boeddu – le aziende hanno accolto le nostre osservazioni su comfort e esigenze sopratutto dei giovani studenti. Vedi i sedili reclinabili (pensati ad esempio per chi ogni giorno deve stare su un autobus più di un’ora per raggiungere la scuola e poi un’altra ora per il rientro a casa) con la possibilità di ricarica dei cellulari con una porta Usb per ogni posto a sedere».

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