La Nuova Sardegna

Milano: inchiesta Beic, Boeri rischia arresto, in chat contatti su accordi sospetti

3 MINUTI DI LETTURA





Milano, 27 gen. (Adnkronos) - E' l'analisi minuziosa dei documenti sequestrati nell'ottobre 2023 dalla Guardia di finanza di Milano, su richiesta dei pm Paolo Filippini, Giancarla Serafini e Mauro Clerici titolari dell'inchiesta per la realizzazione della Beic, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura che dovrebbe sorgere nella zona centrale di Porta Vittoria, che porta la procura - a 15 mesi dall'iscrizione nel registro degli indagati - a chiedere gli arresti domiciliari per gli architetti Stefano Boeri e Cino Zucchi, commissari, e Pier Paolo Tamburelli "collettore tra Boeri e Zucchi e gli studi Onsitestudio e Baukuh vincitori del bando", tutti indagati per turbativa d'asta. Richiesta su cui si dovrà pronunciare (sulla reiterazione del reato) il giudice Luigi Iannelli che ha in calendario ben cinque interrogatori preventivi, due per altri architetti nei confronti dei quali la procura chiede la misura interdittiva. Due le interdittive già respinte, così come la richiesta di sequestro per circa 5 milioni di euro. Nel provvedimento della procura si ricostruisce il bando di gara indetto dal Comune di Milano nel giugno del 2022 e assegnato il mese successivo al gruppo di professionisti Onsitestudio e Baukuh; bando che si supera complessivamente gli 8,6 milioni di euro. Se alcuni articoli di stampa sollevano il sospetto di conflittuali di interesse tra alcuni componenti della commissione e alcuni degli architetti in gara, "l'analisi del materiale posto sotto sequestro ha fatto emergere in modo evidente anche stretti rapporti tra Boeri e l’architetto Tamburelli", uniti anche dalla fede calcistica. L'aggiudicazione del concorso Beic viene accolto da Giancarlo Floridi (architetto vincitore indagato) con il messaggio 'Evviva!!!grazie!!!!' inviato a Zucchi. Per la procura gli elementi acquisiti dalla Gdf "inducono a ritenere che i rapporti tra commissari e soggetti del team vincitore della gara Beic, non solo avrebbero dovuto essere doveroso oggetto di disclosure al momento delle dichiarazioni di fede rese all’ente pubblico, per evitare di costituire - ed essere percepiti come - una minaccia potenziale per l’imparzialità e indipendenza della giuria, ma sono stati di fatto il terreno di coltura di condotte che concretamente hanno turbato il regolare svolgimento della procedura, alterando il processo di selezione dei progetti, in favore dei progettisti risultati vincitori del concorso". Tali condotte, "di converso, confermano la rete dei rapporti di incompatibilità già segnalati, e la consapevolezza, in capo ai commissari Boeri e Zucchi, e ai partecipanti del team vincitore Angelo Raffaele Lunati (indagato, ndr) e Floridi, del ruolo di Tamburelli nella presentazione del progetto vincente". Nella richiesta di misura cautelare trovano spazio anche foto goliardiche, in cui vengono mostrati dei soldi, che vengono 'interpretati' dalla procura come "allusione a ricchi guadagni di cui Tamburelli beneficerà (pare proprio - dato il contesto - per l’esito del concorso)". Infine, si riportano delle chat del 29 giugno 2022, giorno in cui si riunisce la commissione giudicatrice. "Si evidenzia come Boeri nel messaggio precedente non avesse indicato il progetto numero 2 (vincitore, ndr) né tra i preferiti né tra gli esclusi; dopo aver visto la 'lista Zucchi', Boeri reintegra il progetto contrassegnato dal numero 2 tra i 'papabili'. E' estremamente significativo che questa 'investitura' - scrive la procura - sia connessa (ovviamente) all’attribuzione (per altro erronea) della paternità allo studio Baukuh, ovvero a Tamburelli".
Primo piano
L’inchiesta

La tragedia di Isola Rossa: i due pescatori morti per i traumi dopo lo schianto sullo scoglio

Le nostre iniziative