**Ucraina: Picierno e Gori vs Conte sui social, Calenda a Schlein, 'è ora di scegliere'**
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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Le parole di Giuseppe Conte ieri fuori Montecitorio su Trump e Ucraina provocano uno scossone nei già turbolenti rapporti tra le opposizioni. Si fanno sentire i 'centristi' di Azione e Più Europa. E sui social anche i dem Giorgio Gori e Pina Picierno, già ieri al centro di una dura polemica con i pentastellati, si mettono di traverso. "Quale politica estera pensiamo di condividere con lui?", si chiede l'ex-sindaco di Bergamo, ora eurodeputato Pd ripostando il video di Conte ieri sera fuori Montecitorio dove il leader M5S ha parlato di "propaganda bellicistica dell'Occidente sull'Ucraina" smascherata "con ruvidezza" da Trump. Il presidente Usa, aggiunge Conte, "dice una verità che noi del Movimento 5 stelle stiamo dicendo da tre anni assieme a tutti gli esperti militari: battere militarmente la Russia era irrealistico. E' una verità che pesa come un macigno sulla premier Meloni. Io al posto della premier Meloni davanti a questa vergogna, questo fallimento, mi dimetterei". Una presa di posizione che provoca reazioni immediate. Tra le prime quelle della vicepresidente del Parlamento Ue, la dem Picierno: "Dunque dalla parte di Trump e dei nemici della democrazia, contro l'Ue e contro lo Stato di diritto. C'e un limite a tutto, pure alla pazienza, anche quando è testardamente unitaria, scrive alludendo allo slogan di Elly Schlein. La segretaria del Pd viene chiamata in causa invece in modo esplicito da Carlo Calenda: "In questo tornante della storia se stai con Trump e Putin contro 'le cancellerie europee', sei un traditore dell'Europa e dell'Italia. Se il Pd ne prenderà atto e avrà il coraggio di rompere ogni legame con i 5S allora si potranno trovare convergenze, altrimenti costruite pure la coalizione della sinistra per Trump e Putin, insieme ai 5S. Il momento di decidere è arrivato Elly Schlein, non puoi continuare a fingerti morta". E poi il capogruppo di Azione alla Camera, Matteo Richetti: "Ultima chiamata per il Pd. Lo dico in punta di piedi e con il massimo rispetto, ma se dopo le parole di Conte non c’è una presa d’atto e una distanza dal M5S, si metterà la parola fine ad ogni possibile intesa delle opposizioni". Mentre in tv il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, che oggi alla Camera ha parlato a lungo con Elly Schlein, rimarca: "Di fronte a quello che accade nel mondo la narrazione di una piazza non può essere che Trump va contro la retorica bellicista, perché 'unico bellicismo che abbiamo visto in questi anni è quello di Putin che ha invaso l'Ucraina''. Un fuoco di fila a cui gli eurodeputati M5S ribattono con una nota: "Basta attacchi a Giuseppe Conte. Il Presidente ha detto solo la verità e cioè che l'Unione europea, con Giorgia Meloni in testa, non ha fatto nulla per portare la pace in Ucraina. Attaccare il Movimento 5 Stelle di trumpismo è ridicolo visto che siamo stati i primi a criticare il Presidente americano per il suo assurdo piano su Gaza, per la politica dei dazi che danneggerebbero le nostre imprese e per la folle richiesta di aumentare le spese militari". Intanto, Goffredo Bettini ribadisce in un'intervista che "ci sono tutte le condizioni per dialogare e lavorare insieme" tra Pd e M5S. "Occorrerebbe, nel campo progressista, mantenere un clima civile di rispetto, anche nelle differenze. Pina Picierno non è una 'infiltrata fascista', un insulto che ricorda il vocabolario delle purghe staliniane. Al contempo, Conte non è la stampella di Putin, né di Orban e dei Patrioti". Quanto a Elly Schlein, per il momento, non arriva alcun commento. Avvicinata alla Camera dopo aver partecipato alla conferenza stampa di Oxfam e Rete Numeri Pari sulle disuguaglianze, la segretaria dem non si è fermata con i cronisti.