Editoria: interrogazione Sensi-Verini (Pd) al governo, 'subito tavolo crisi sulla Dire'
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Roma, 25 mar (Adnkronos) - "La crisi economica in cui versa l’agenzia di stampa Dire si trascina ormai da tre anni quale conseguenza della catena di errori e di illeciti della precedente proprietà, come segnalato da Cdr e Rsa che hanno proclamato, su decisione di giornalisti e lavoratori, lo stato di agitazione". Lo dicono i senatori del Pd Filippo Sensi e Walter Verini in una interrogazione urgente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla ministra del Lavoro Marina Calderone. "Giornalisti e lavoratori da gennaio 2025 non ricevono gli stipendi dovuti ai quali si aggiunge il mancato completamento degli stipendi per quei giornalisti e lavoratori che la proprietà all’inizio del 2024 ha sospeso dal lavoro. Giornalisti che però hanno continuato regolarmente a prestare la loro opera .proseguono-. Chiediamo al Governo se sia a conoscenza della situazione di crisi economico-finanziaria dell'agenzia Dire, della sospensione dal lavoro di giornalisti e lavoratori e del mancato rispetto dei contratti di lavoro da parte della proprietà e delle conseguenti gravi ripercussioni sui lavoratori e lavoratrici". "Inoltre, chiediamo al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Calderone se non ritenga di avviare un tavolo di crisi con le parti interessate per poter trovare soluzioni eque e non discriminatorie che consentano di salvaguardare i livelli occupazionali e all’Agenzia Dire di riprende la normale attività", concludono Sensi e Verini.