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Matteo Liviero: «Riproviamoci, resettare è giusto ma mantenendo le cose buone»

di Antonello Palmas
Giuseppe Mastinu giocatore della Torres
Giuseppe Mastinu giocatore della Torres

«Col Mantova ci dispiace di non essere riusciti a vincere, ma siamo contenti soprattutto della reazione che abbiamo avuto»

12 agosto 2024
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Sassari Indicazioni in chiaroscuro per Alfonso Greco dal test giocato dalla sua Torres con il Latte Dolce sabato pomeriggio al Vanni Sanna, non troppo dissimili da quelle date dalla prima gara ufficiale con il Mantova. Da tenere presente che mancavano Antonelli, Dametto, Giorico, Goglino, Scotto (e dopo i primi minuti è uscito Diakite). E che in questo momento match ufficiali e non ufficiali vanno considerati nel giusto contesto, tenendo anche presente la condizione, il tipo di preparazione e i carichi di lavoro differenti. Tra l’altro mancano ancora dei pezzi per completare il puzzle.

Alcune cose però hanno accomunato le due prestazioni. La prima: la difesa ancora rivedibile, con il nuovo arrivato Coccolo completamente da inserire e autore di due distrazioni che hanno consentito al Latte Dolce di segnare due reti. La seconda: il centrocampo, dove mancano elementi in grado di fare filtro, esponendo pericolosamente la difesa alle folate avversarie, La terza nota è positiva ed è la capaictà di reagire e il carattere: col Mantova per poco non fruttava la rimonta, con il Latte Dolce ha consentito di ribaltare l’iniziale 0-3. Un allenamento congiunto comunque interessante per entrambe. Matteo Liviero parla del momento della squadra: «Sicuramente era importante partire subito forte, dare il meglio e fornire subito una buona impressione. Col Mantova ci dispiace di non essere riusciti a vincere, ma siamo contenti soprattutto della reazione che abbiamo avuto». Avete fatto un precampionato interessante, con gare giocate tutte con avversari di categoria e facendo sempre bella figura: «Sì, è sempre bello quando si trovano avversari di spessore per prepararsi – dice l’ex juventino – e ne abbiamo approfittato per spingere subito forte come se si trattasse di impegni ufficiali, credo che sia il modo migliore per trovare presto la giusta mentalità».

Lo scorso anno lei si è ritagliato un bello spazio, quest’anno sono arrivati altri esterni, ma la concorrenza (come ha dimostrato ad esempio il Cesena, con tanti cambi forti in tutti i reparti) può fare solo bene: «Alla fine secondo me, le annate di un giocatore vengono classificate in relazione al risultato della squadra, per cui nel momento che questa raggiunge i suoi obiettivi anche i singoli si possono considerare soddisfatti: non giochiamo a tennis. La concorrenza è molto stimolante per tutti e se può portare ad alzare il livello della squadra ben venga per tutti».

Come giudica la sua crescita e il suo percorso con la Torres? “Sono soprattutto contento di aver dato continuità, restare un po’ di anni nella stessa società e sentirne la fiducia è stato importante, quando ho intrapreso questo progetto due anni fa mi auguravo di poter esser qui oggi, è successo e ne sono felice. Ora ci auguriamo tutti di poter rifare una grande annata». Occorre resettare dopo una stagione così intensa? «Sì, ma tenendo ciò che di buono è stato fatto. E ripartire da un blocco aiuta a mantenere un’ alchimia. Così come è importante mantenere dei rapporti umani di un certo livello, che alla fine è un aspetto che fa sempre la differenza».

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