Sport e scuola un binomio che deve viaggiare in sintonia
Incontro al liceo Azuni di Sassari tra i ragazzi dell’istituto, una delegazione della Torres, i professori e il sindaco
Sassari Studio e sport sono stati i fili conduttori dell'incontro fra uno staff della Torres e gli studenti del Liceo Azuni, che si è svolto oggi, 24 ottobre, a Sassari, nella sede della Fondazione Figli di Maria in via Muroni.
L'evento, coordinato da Gianpiero Farena, si è aperto con un intervento del 16enne Edoardo Russu, studente dell'istituto, sui valori dello sport, a cui hanno fatto seguito le parole del sindaco Giuseppe Mascia. «Fare sport significa superare i propri limiti - ha detto – e l'amministrazione deve fornire le strutture dove voi possiate farlo».
Sul tema si è espresso anche il preside Antonio Deroma. «La frattura fra cura del corpo e della mente è arrivata dopo la guerra per mancanza di spazi appositi – ma lo sport rafforza le competenze della persona. Il nostro obiettivo futuro è quello di far crescere i giovani senza questa netta separazione, e un primo passo è proprio la collaborazione con le società sportive».
Si è poi entrati ancora più nel vivo con il presidente della Torres Stefano Udassi, che si è soffemato sul suoi percorso sportivo: «Tanti sacrifici, ma con tanta passione, che mi ha portato l'onore immenso di essere profeta in patria, ed a vestire la maglia della squadra della mia città. Poi dopo uin'esperienza da allenatore sono diventato presidente della Torres. Non si smette mai di studiare e di imparare, ma mi dà tanto orgoglio».
Ha giocato in casa invece Gianmario Pittorru, insegnante proprio all'Azuni ed ex atleta e allenatore nazionale di pallamano. «Fare sport significa anche limitare la spesa sanitaria, prevenendo malattie come il diabete, o quelle cardiovascolari. Basta un'ora al giorno»
A seguire la parola è passata a Filippo Migheli, responsabile della comunicazione della Torres. «Comunicazione è organizzazione, è immagine, a partire da come ci presentiamo. Un consiglio sui social? Occhio ai commenti, che potrebbero compromettere il vostro futuro».
La chiusura è stata invece affidata ad Alessandro Masala calciatore della Torres ed ex studente dell'Azuni, ora in procinto di laurearsi. «Ho sempre voluto imparare cose nuove. Quando si è in difficoltà è fondamentale il dialogo con gli insegnanti. Lo sport è passione, trovatevi una passione. Io sono riuscito a realizzare il mio sogno di bambino, vestire i colori rossoblù, i più belli del mondo».