Cristian Zara, torna l’eterna sfida con Vincenzo Picardi: «Voglio un finale diverso»
Il sassarese ritroverà l’avversario che gli ha rifilato le uniche due sconfitte. In provincia di Benevento il 9 maggio il match che vale il titolo europeo dei gallo
Sassari «La boxe è dentro la mia vita, sul ring ci sto bene perché ho la responsabilità di quello che faccio. Sono sempre concentrato sugli obiettivi e mai sulla paura. Tutti quelli che vogliono vincere hanno un obiettivo da raggiungere. E io vado avanti per traguardi, uno dopo l’altro».
Cristian Zara ha 27 anni, sassarese, 120 combattimenti in carriera, di cui 17 da professionista con 15 vittorie e due sole sconfitte, sempre con lo stesso avversario. E il 9 maggio a Foiano di Val Fortore (in provincia di Benevento) incrocerà i guantoni per il titolo europeo (vacante) dei gallo proprio contro Vincenzo Picardi. «Mi ha battuto due volte – racconta Cristian Zara – ma non c’è mai stata una supremazia netta, i due match sono stati a lungo in equilibrio ed è mancato davvero poco. Io ho continuato a lavorare e anzi ho trovato nuove motivazioni. Quella che arriva con il titolo europeo è una sorta di rivincita, ritrovo l’unico pugile che mi ha superato. E voglio fare bene, per me, per il mio team, per la mia famiglia e per Sassari».
C’è da dire che uno dei due incontri, quello di Stintino nell’agosto del 2021, non dovrebbe neppure essere considerato: il tappeto del ring era scivoloso, si cadeva in continuazione, una situazione che ha penalizzato più Zara che Picardi. E quella sconfitta brucia parecchio. Accanto a Cristian Zara il suo coach attuale Claudio Iannarelli della Nord Ovest Academy che era all’angolo di Zara anche a Calangianus quando nel mese di dicembre dello scorso anno ha conquistato il titolo internazionale Wbc dei supermosca battendo nettamente Mohammed Obbadi.
«Da quel momento abbiamo pianificato un percorso per la stagione 2025-26 – racconta Iannarelli – che doveva portarci gradualmente a scalare la graduatoria e puntare al mondiale nella categoria dei supermosca. Un peso che riteniamo più idoneo per le caratteristiche di Cristian ma che non esiste in Europa. Poi però si è presentata l’opportunità della sfida al titolo europeo nei gallo e la nuova sfida-rivincita con Picardi. Ci abbiamo pensato un po’ e abbiamo parlato con il procuratore Mario Loreni, così è arrivata la decisione di cambiare in corsa. E puntare al match per la cintura di campione d’Europa. E ora siamo in piena attività per arrivare pronti alla sfida».
Gli allenamenti sono già entrati nella seconda fase, Cristian Zara fatica tutti i giorni in palestra e si prepara alla grande sfida. Mai come in questo momento probabilmente la città di Sassari ha avuto una visibilità importante a livello di boxe professionistica con una ribalta nazionale ed europea. Il 18 aprile a Porto Torres al PalaMura Andrea Aroni (Boxe Torres “Muretti) combatterà per il titolo italiano dei supermedi contro Luca Di Loreto e il 9 maggio sarà la volta di Cristian Zara che dovrà spostarsi in provincia di Benevento ma conta di avere al seguito una bella pattuglia di sostenitori. «C’è grande interesse attorno a questa sfida europea tra italiani – afferma Cristian Zara – ed è uno dei motivi che mi ha fatto maturare la decisione di accettare la sfida. Non è solo la rivincita contro Picardi, è qualcosa di più. E dopo questo match parleremo di altro».
Si tiene stretti i ricordi Zara, come quello del titolo italiano dei gallo strappato nel 2023 sul ring di Sequals - città natale di Primo Carnera - a Claudio Grande con verdetto unanime. E proprio a Zara era stato consegnato il trofeo Carnera. Tra i sostenitori a bordo ring Cristian Zara ha sua figlia. «Ha tre anni e mezzo – dice il campione – sa che salgo sul ring per combattere. E che mi alleno tanto. Quando non mi vede a casa dice: “Dove è babbo in palestra?”. E durante i combattimenti, se mi vede un po’ in difficoltà commenta: “Monello l’avversario di babbo”. Le voglio un gran bene. É la mia vita».
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