La Nuova Sardegna

L’artista

Le grafiche di Giovanni Pintori sulle pareti del Max di Chiasso

di Alessandro Mele
Le grafiche di Giovanni Pintori sulle pareti del Max di Chiasso

L’iniziativa sul grafico sardo rientra nel progetto integrato col museo Man: a marzo le opere faranno tappa a Nuoro

15 ottobre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Dal cuore della Barbagia al Canton Ticino. È il viaggio andata e ritorno che promuove il design grafico come forma d’arte attraverso le opere di Giovanni Pintori in esposizione al Max museo di Chiasso fino al prossimo 16 febbraio. La mostra, curata dalla direttrice del museo Man di Nuoro Chiara Gatti e da Nicoletta Ossana Cavadini, numero uno del Max, dedicata al grafico dell’Olivetti definito nel 1984 uno dei trenta designer più influenti al mondo dalla rivista giapponese “Idea”, si inserisce nel filone dei maestri del graphic design e ripercorre il suo iter creativo e professionale, con un racconto grafico in cui emergono la modernità progettuale e le scelte innovative del pubblicitario-artista nuorese.

La mostra, nata da un progetto integrato tra i due musei, espone complessivamente oltre 300 materiali. Tra questi, 20 manifesti originali, 15 bozzetti per precisi elaborati grafici, anche con più fasi di studio, collage fotografici con foto vintage, i taccuini con schizzi, lettere dell’Olivetti, oltre 100 stamponi per riviste o prove di stampa, fotografie che ritraggono Giovanni Pintori, sculture in ceramica, disegni a china e sanguigna del periodo della formazione, tempere su carta, olio su tela, modelli in legno del moto perpetuo, dépliant, prove pantone, disegni per auguri natalizi, una macchina da scrivere disegnata da Marcello Nizzoli e riviste d’epoca. Tutto materiale esposto con un criterio tematico ma anche cronologico.

«Il percorso attraversa l’iter creativo e professionale di Giovanni Pintori – ha commentato il sindaco di Chiasso e capo distretto delle Attività culturali Bruno Arrigoni –. La sua fama è legata in particolare al ruolo di art director della Olivetti che lo rese celebre in tutto il mondo, da New York fino a Tokyo passando per Parigi».

«Queste alleanze internazionali portano sempre lustro – prosegue riferendosi al progetto integrato tra i due musei – e la proiettano su uno scenario più vasto, dove la rete di relazioni e di contatti è molto fertile e in grado di generare ricadute sul territorio». La famiglia Pintori ha donato sul finire degli anni ’80 una parte dell’archivio al Man che ha poi organizzato due mostre nel 1990 e nel 2007.

Da qui trae spunto la mostra al Max museo dove, per la prima volta, viene resa visibile al pubblico la collezione privata del figlio Paolo Pintori. «Siamo orgogliosi di aver siglato un protocollo internazionale con Chiasso per valorizzare un grande artista sardo di valore assoluto – ha detto Chiara Gatti, curatrice della mostra e direttrice del museo Man –. È stato uno dei più grandi designer del ’900 e aveva bisogno di una definitiva consacrazione dal punto di vista museale. La missione del Man è confermata: valorizzare i grandi artisti dell’isola ma in un’ottica precisa di promozione internazionale».

E al Man di Nuoro torneranno le opere di Giovanni Pintori. Il prossimo 21 marzo, infatti, inaugurerà la più importante mostra antologica sul grande grafico sardo che si è distinto nel mondo con il suo linguaggio personale e artistico. Il progetto integrato con Chiasso presenterà anche nell’Atene sarda un ricco calendario di eventi culturali. L’esposizione terminerà il 25 giugno 2025.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Sanità

Medici di base in pensione: addio al reclutamento

Le nostre iniziative