New York omaggia Maria Lai con una mostra
Dal 15 novembre al 28 luglio l’esposizione con 100 opere tra cui lavori inediti: dagli esordi fino agli anni Duemila, un focus sulla sperimentazione dell’artista sarda
Magazzino Italian Art presenta la mostra “Maria Lai. A Journey to America”, la prima retrospettiva negli Stati Uniti dedicata a una figura chiave dell’arte italiana del secondo Novecento, il cui lavoro eclettico e visionario è riuscito a collegare le tradizioni della nativa Sardegna, la sensibilità e i metodi dell’Arte povera e l’influenza della cultura americana sulla scena artistica internazionale.
In programma dal 15 novembre al 28 luglio al Robert Olnick Pavilion di Cold Spring, New York, la mostra presenta circa 100 opere di Maria Lai (Sardegna, Ulassai 1919 – Cardedu 2013), tra cui numerosi lavori visibili per la prima volta al pubblico. La maggior parte delle opere in mostra non sono mai state esposte negli Stati Uniti.
La mostra offre una ricca panoramica della produzione di Maria Lai dagli esordi degli anni Cinquanta fino agli anni Duemila, con un focus sulla sua sperimentazione nell’arte collettiva e relazionale. La mostra, curata dalla direttrice artistica di Magazzino Paola Mura, presenta un significativo corpus di opere della collezione di Magazzino Italian Art (MIA) e di altre raccolte private americane e di istituzioni italiane, tra cui: Fondazione Maria Lai, Fondazione di Sardegna, Man – Museo d’arte della Provincia di Nuoro, Museo di Aggius, Musei Civici di Cagliari, MUSMA – Museo della Scultura Contemporanea Matera, Consiglio e Regione Autonoma della Sardegna e con il contributo di Ilisso Edizioni.
Questo viaggio tocca e comprende l’America, che Lai visitò per la prima volta nel 1968. Una sezione fondamentale della mostra sarà dedicata ai dipinti – testimoni del passaggio di Maria Lai all’arte astratta – che l’artista portò con sé durante il viaggio in America, tra Montreal e New York, nella speranza – mai concretizzata – di esporli al pubblico americano. Queste opere, tuttora conservate in Canada e negli Stati Uniti, e mai esposte prima d’ora, sono presentate in mostra in stretto dialogo con un’importante collezione di dipinti degli anni Cinquanta. Tra questi, il Gregge di pecore del 1959, un dipinto di 3 metri per 1,20 metri, conservato presso il Consiglio Regionale della Sardegna e che non è mai stato esposto altrove.