La Nuova Sardegna

Sono ormai una garanzia di qualità, quella che ti fa fare bella figura con gli ospiti dell’ultimo minuto o quando si ha poco tempo e non si vuole rinunciare a un primo o a un secondo sfizioso. I piatti pronti sono quelli preparati dalle mani sapienti di Maria Pattitoni, che, insieme alla figlia Sabrina Ruiu, manda avanti l’ormai storica Gastronomia Ruiu, fondata insieme al marito Pietro Ruiu, venuto a mancare l’anno scorso. Un’attività solida, che dal 1994 risiede in via Volta a Olbia, ma che dal 1969, dopo la prima apertura in viale Aldo Moro, gode della fedeltà di una vasta clientela locale e non. Un’attività che racchiude un’esperienza ultradecennale, iniziata nella casa di Maria Pattitoni, nelle campagne di Luogosanto, dove ha appreso dalla madre i rudimenti della cucina casereccia e che nel tempo si è evoluta, arrivando a fare servizio catering e consegne alle barche. È ai fornelli dall’età di dodici anni, la signora Maria, che ora ne ha 77. Indossa un grembiule rosso, colore che domina le pareti della gastronomia e che rimanda all’intensa passione della signora per la cucina. «Questa è la sua vita – spiega Sabrina Ruiu, che oltre alla cucina, cura anche l’aspetto amministrativo dell’attività – seppur con qualche doloretto, lei è sempre qua e guida tutto lo staff. Ogni cosa deve avere la sua approvazione». E anche ieri era là, indaffarata a preparare la “cavolata” del Martedì Grasso, che alla Gastronomia Ruiu si serve con cavolo verza e patate, senza aggiunta di fave. Sopra ai fuochi accesi e in forno, però, erano in preparazione anche altre pietanze, che via via riempivano i grandi banconi che accolgono i clienti all’ingresso. «Sto preparando anche le verdure ripiene», spiega la signora Maria Pattitoni, mentre il suo staff sta infornando i polli arrosto. «Io e mio marito abbiamo iniziato proprio con pollo e patate arrosto – spiega – e con poco altro. Poi abbiamo aggiunto altri piatti, dalle polpette alle cozze gratinate». «Abbiamo assecondato anche le richieste dei clienti – aggiunge Sabrina Ruiu – e oggi facciamo pure il senza glutine, come la lasagna, le polpette, la parmigiana di melanzane e la zuppa gallurese». «Io ormai sono specializzata nella parmigiana – continua Sabrina Ruiu – che compongo con melanzane fritte, passata di pomodoro, formaggio filante e una bella aggiunta di Grana Padano». Ma torniamo al piatto principe della tradizione culinaria gallurese, la zuppa. «Mi avevano tutti sconsigliato di metterla nel banco, perché non me l’avrebbe ordinata nessuno – spiega con la soddisfazione del senno di poi la signora Maria – e invece oggi è uno dei nostri piatti forti». Una zuppa che viene preparata con brodo di carne di manzo, fresa morbida e un misto di formaggi, dal Parmigiano Reggiano, a quello filante, ma anche Grana Padano e peretta. Non mancano poi altri sapori, come il basilico, il prezzemolo e quelli dati dal mix di spezie della “saporita”. Ricette semplici, quindi, di tutti i giorni alle quali la signora Maria, però, dà un tocco in più. E così, anche i turisti affezionati di ritorno sull’isola la chiamano ancora prima di scendere dalla nave per fare il loro ordine.