Auguri Maestro, 80 anni di Franco Battiato: un libro celebra la sua arte
Oblomov Edizioni pubblica un volume di approfondimenti, testimonianze, foto, illustrazioni e fumetti
Centro di gravità permanente per generazioni di ascoltatori che si sono avvicinati alla sua musica. Da quasi quattro anni Franco Battiato se n’è andato, ma la sua presenza riecheggia vivida grazie a brani straordinari capaci di trascendere il tempo. Oggi, 23 marzo, sarebbe stato il suo 80esimo compleanno e per celebrarlo Oblomov Edizioni pubblica un volume di approfondimenti, testimonianze, foto, illustrazioni, brevi fumetti, che compongono un ritratto particolare a più voci dal titolo “Franco Battiato – La musica del tempo”. Spazio importante è riservato alle parole di Igort, direttore della casa editrice e legato all’artista siciliano anche da un rapporto personale. L’autore cagliaritano racconta il progetto di un film su Händel che Battiato sognava di realizzare, coinvolgendolo nella sceneggiatura, ma che non vide la luce per difficoltà produttive.
Le pagine firmate da Igort sono inoltre arricchite da tavole tratte dai suoi “Quaderni mistici”, un progetto ancora inedito per il quale aveva pensato di intervistare Battiato a proposito del filosofo e mistico Gurdjeff. Una figura importante nel percorso del cantautore, come ricorda lui stesso in un interessante testo presente nel volume, frutto di una conversazione raccolta da Elisabetta Sgarbi ed Eugenio Lio durante un incontro risalente al 2012, e come sottolineano nel loro approfondimento a carattere filosofico Andrea Colamedici e Maura Gancitano.
Tra i vari contributi anche quello di Otto Gabos, fumettista cagliaritano trapiantato a Bologna, che in un racconto disegnato in due tavole ricorda quando da ragazzo ebbe un’illuminazione ascoltando “Il re del mondo”, uno dei brani contenuti nell’album “L’era del cinghiale bianco” uscito nel 1979. Il disco che, dopo un decennio dedicato alla sperimentazione elettronica, segna la svolta pop di Battiato. Una rivoluzione nella musica italiana, dimostrazione che si poteva fare allo stesso tempo qualcosa di leggero e profondo, di orecchiabile e complesso. Contributi disegnati di altri nomi importanti del fumetto e dell’illustrazione sono quelli realizzati da Grazia La Padula, sua anche la copertina del libro, Isabella Mazzanti, Sebastiano Vilella, Massimo Giacon, Thomas Campi, Anna Cercignano, La Tram, Sergio Algozzino, Nicoz.
Da segnalare poi le testimonianze di alcuni collaboratori di Battiato come Francesco Cattini, manager e produttore, Luca Volpatti, scenografo impegnato in diversi progetti scenici per suoi videoclip, concerti, eventi teatrali, film, e Pino Pischetola, sound engineer che ha lavorato ad alcuni suoi dischi come “Gommalacca” e “Fleurs”. Ma anche gli interventi della scrittrice Viola Di Grado e quello di Francesco Bianconi, leader dei Baustelle che ricorda l’influenza decisiva esercitata su di lui dalla musica di Battiato e come, da adolescente, negli anni Ottanta, ascoltasse in pratica soltanto le sue canzoni.
C’è da capirlo, difficile trovare in circolazione brani capaci di risuonare nell’anima e stimolare la ricerca personale come quelli del maestro siciliano. Oltre a questo volume si possono trovare in libreria altre recenti pubblicazioni che lo riguardano: la biografia “Sacre sinfonie” scritta da Fabio Zuffanti per Il Castello Editore, “L’alba dentro l’imbrunire” (Rizzoli) a cura di Francesco Messina e Stefano Senardi, e “All’essenza” (Mondadori) che raccoglie pensieri di Battiato tratti da interviste e riordinati da Giordano Casiraghi per ricostruire la sua filosofia di vita.