Fabrizio Ferracane migliore attore a Bari per il film di Sergio Scavio
Al Bif&st il premio per “La guerra di Cesare”, interamente girato nel nordovest della Sardegna
Fabrizio Ferracane migliore attore al Bif&st – Bari International Film&Tv Festival per “La guerra di Cesare”, primo lungometraggio di Sergio Scavio, presentato in anteprima nazionale all’interno della sezione competitiva Meridiana riservata alle opere che interpretano con originalità e profondità le trasformazioni sociali del nostro tempo.
«È sempre difficile trovare l’anima giusta per dar vita a un personaggio. Alcune volte serve una spinta, un consiglio – afferma Ferracane – a farmi capire che potevo essere Cesare è stato il regista Sergio Scavio. Mi sono calato nella sua lotta per trovare un posto nel mondo, nel suo tormento per ciò che ormai sente di aver perso e per ciò che vorrebbe ancora raggiungere. Mi sono sentito libero nei suoi panni; mi sono lasciato andare, senza preoccuparmi di essere giudicato. Questo Premio mi regala una doppia felicità. Innanzitutto, ad essere riconosciuto è stato il cinema indipendente, pieno d’amore, che non dobbiamo mai dimenticarci di sostenere. E poi sono contento che il protagonista che ho interpretato in questo film non è un cattivo, un corrotto, come spesso mi è capitato in passato. Qui a essere premiato è l’uomo comune, con la sua forza e fragilità».
«La guerra di Cesare è un film che ci ha colpito fin dalle prime fasi di sviluppo, per la maturità della scrittura, la profondità dei personaggi e la capacità di raccontare il presente attraverso il filtro della provincia», dichiara Giuseppina Sanna, presidente della Fondazione Sardegna Film Commission.
Girato nel sud-ovest della Sardegna, tra gli spazi silenziosi e sospesi di una miniera abbandonata, "La guerra di Cesare” racconta con forza emotiva e rigore narrativo la parabola esistenziale di due uomini – Cesare e Mauro – legati da un’amicizia fraterna e da un destino comune segnato dal crollo del mondo del lavoro. Una storia di perdita, lotta e tentativi di riscatto che si trasforma in un viaggio interiore, un atto di ribellione e consapevolezza che trova nella provincia sarda uno scenario potente e universale. Scavio ha scritto il film insieme a Pier Paolo Piciarelli: nel cast anche Alessandro Gazale, Luciano Curreli e Francesca Ventriglia. Il film è prodotto da Ombre Rosse e Wellsee, in associazione con Metaphyx, in collaborazione con Rai Cinema.