Ritorna la Cavalcata sarda: una storia secolare
La prima edizione a Sassari risale al 1711 in omaggio a Filippo V di Spagna. Nel 1899 la sfilata per i Savoia, poi la geniale idea di Pieroni
Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia da Covid, domani torna – per quanto fuori stagione rispetto alle precedenti edizioni, organizzate sempre per la penultima domenica di maggio, a parte nel 1952 – la straordinaria Cavalcata sarda, con il suoi colori e i suoi costumi.
Le origini di questa parata – nata ufficialmente nel 1899 in occasione della visita a Sassari dei reali d’Italia Umberto I e Margherita di Savoia – sono a ben vedere spezzettate nel tempo. La manifestazione ha infatti vissuto tre epoche diverse: prima una forma “ufficiosa”, poi una ufficiale ma in edizione limitata solo per ospiti di alto lignaggio (ovvero i Savoia) e quindi quella che ne ha decretato definitivamente il successo, una versione dedicata ai primi turisti che solitamente in maggio cominciavano a popolare la Sardegna nel weekend.
La prima Cavalcata Forse non è esatto chiamarla così, però dagli archivi storici emerge una giornata nella quale si può trovare il primo embrione di questo genere di manifestazioni. Enrico Costa racconta infatti che nel 1711, sul finire della dominazione spagnola il consiglio comunale di Sassari deliberò di “far cavalcata” in omaggio al Re Filippo V di Spagna.
La nobiltà sassarese, orgogliosa di mostrare al monarca i propri ricchi, variegati e preziosi costumi tradizionali, partecipò all’evento sfilando per le vie della città.
Siamo ben lontani dalla sfilata di costumi e gruppi folk che siamo abituati a vedere nell’attuale format, ma sicuramente si intravede lo spirito: mettere l’abito buono dei costumi sardi per esibirlo davanti a persone importanti. Cosa che infatti si ripeterà con altri re e regine.
Omaggio ai Savoia Nel 1899 possiamo dire che ci fu una Cavalcata che invece si avvicina parecchio a ciò che vediamo oggi. Nell’aprile di quell’anno era programmata una visita in Sardegna dei Reali d’Italia, Umberto I e Margherita di Savoia, e a Sassari si fece di tutto per far coincidere il giorno della visita in città con quello dell’inaugurazione del monumento a Carlo Felice sistemato al centro di piazza d’Italia.
I Reali giunsero a Sassari il 18 aprile e furono alloggiati in un’ala del piano nobile del Palazzo provinciale, arredata per l’occasione con mobili dei- Fratelli Clemente e ancor oggi rimasta così allestita.
Il seguito dei Reali era composto dalla dama di compagnia della Regina, la Marchesa di Villamarina (Pes di Tempio), il Generale Ponzio Vaglia, i ministriPelloux e Lacava, il Contedi Revel e il Principe Colonna,rappresentanti rispettivamente delle città di Torino e Roma. Per l’inaugurazione fu allestito un monumentale palco (legno, cartapesta, tricolori) sul lato di piaza d’Italia verso via Carlo Alberto.
La Cavalcata di quel 1899 (chiamata allora “Esposizione di costumi sardi”, più precisamente) non fu però connessa strettamente all’inaugurazione del monumento, ma fu un evento a sé e fu tenuta ai Giardini Pubblici.
Enrico Costa Mente organizzatrice di quella Esposizione in omaggio ai Reali Savoia fu Enrico Costa, che seppe portare a Sassari, intessendo una rete di contatti allora fatta sui fili del telegrafo di mezza Sardegna, 200 donne in vari costumi di centri sardi schierate entro dei palchi e 600 cavalieri sfilanti davanti ai Reali con in groppa ognuno una compagna. Umberto e Margherita apprezzarono molto questa Esposizione: di quella memorabile sfilata resta una breve pellicola dei Lumiere, accorsi per l’occasione, mostrante alcune coppie a cavallo.
Fu una “ indimenticabile festa, mai veduta prima”, come annotò il Costa. Festa che, visto il successo, venne replicata in occasione di visite dei Reali di Casa Savoia: nel 1929 per Vittorio Emanuele III ed Elena e nel 1939 per il Principe ereditario Umberto e la consorte Maria Josè.
Il genio di Pieroni Oreste Pieroni è passato alla storia come il sindaco che ha inventato Platamona, conferendo all’estate un’idea di vacanza e turismo mai vista prima.
Il Ferragosto del 1951 segna la nascita della spiaggia più amata dei sassaresi ma due mesi prima Oreste Pieroni aveva confezionato anche la prima edizione della Cavalcata, anche questa in chiave turistica. Tanto che passò nelle mani dell’Ept (Ente provinciale per il turismo) diventando un appuntamento annuale per i sardi e anche per i turisti provenienti dalla Penisola e anche dall’estero, specie negli ultimi dieci anni caratterizzati dal boom dei voli “low cost”.
L’eredità di Pieroni è poi ritornata ultimamente nelle mani del Comune di Sassari, che ha saputo raccogliere il testimone lasciato dal suo sindaco più geniale.
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