La Nuova Sardegna

Il lutto

Addio a Karim Aga Khan, ha cambiato la storia dell’isola

di Marco Bittau
Addio a Karim Aga Khan, ha cambiato la storia dell’isola

Fondatore della Costa Smeralda, è morto a Lisbona all’età di 88 anni. Diretto discendente di Maometto, era l’Imam dei musulmani ismailiti

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Porto Cervo L’annuncio ufficiale è arrivato poco dopo le 22,30 di ieri direttamente dall’Akdn, l’Aga Khan development network, e dal Consorzio Costa Smeralda: «Il principe Karim Al-Hussaini, Aga Khan IV, Imam ereditario dei musulmani sciiti ismailiti e diretto discendente del profeta Maometto è deceduto pacificamente ieri nella sua residenza di Lisbona, all’età di 88 anni, circondato dalla sua famiglia». Un attimo di silenzio lungo una vita e improvvisamente, dopo lo choc, la sovrapposizione tumultuosa di fatti, storie, memorie, emozioni, che hanno attraversato gli ultimi sei decenni della vita in Sardegna il suo sviluppo economico e turistico, il suo nome e la sua immagine nel mondo. La presenza del principe Aga Khan nell’isola era già da tempo ridotta ai minimi termini, eppure – soprattutto in Gallura, in Costa Smeralda – era come se non fosse mai andato via. Troppo grande il debito di riconoscenza per quella straordinaria epopea che è stata la nascita della Costa Smeralda, proprio da una sua felice intuizione. Troppo grande, viva e pulsante, quella sua creatura che ancora oggi rappresenta un modello di sviluppo turistico che negli anni ha superato la banalità del lusso ostentato per unire understatement, qualità, sostenibilità e tutela ambientale. Un format unico e ancora oggi ineguagliato.

L'Aga Khan in Sardegna nei primi anni Sessanta aveva dato prova di lungimiranza e soprattutto di grandi capacità imprenditoriali. Attratto dalla bellezza straordinaria dei luoghi – il tratto di costa tra Olbia e Arzachena – acquistò quei terreni e insieme a un pool di amici architetti (Jacques Couelle, Savin Couelle, Luigi Vietti e Michele Busiri Vici) costruì i primi edifici, ville e alberghi. Inventò dal nulla lo stile Costa Smeralda con colori originali e materiali locali galluresi, come il granito e il legno. Mattone dopo mattone, costruì Porto Cervo, borgo destinato ben presto a diventare la capitale del jet set internazionale. Getto le basi di quello che oggiè un moderno porto turistico e nel 1967 fondò il leggendario Yacht Club Costa Smeralda capace di onori e gloria nell’America’s cup a Newport. Proprio il guidone dello Yacht club l’ultima bandiera del suo regno in Gallura e in Sardegna. A Lisbona, dove da qualche anno aveva trasferito da Parigi la residenza, l’Aga Khan ha trascorso gli ultimi giorni di vita circondato dalla famiglia. Nato a Ginevra il 13 dicembre 1936, il principe Karim nel 1969 aveva sposato Begum Salimah Aga Khan, nata a Nuova Delhi da genitori britannici e cresciuta in India.

La coppia aveva avuto tre figli: la principessa Zahra, nata nel 1970, il principe ed erede Rahim, nato nel 1971, e il principe Husayn, nato nel 1974.L’Aga Khan e la Begun divorziarono nel 1995. Tre anni dopo il principe scelse come seconda moglie la tedesca Gabriele Renate Thyssen, diventata con la conversione alla religione musulmana e le successive nozze Begum Inaara Aga Khan. Nel 2014 lo scioglimento anche di questo secondo matrimonio. Tra le innumerevoli onorificenze, spicca quella ricevuta nel 1977 quando il principe, primo tra i musulmani in Italia, venne insignito dall’allora capo dello Stato Giovanni Leone del titolo di cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Nel 1988 seguì quella altrettanto importante di cavaliere del lavoro. Tutti riconoscimenti prestigiosi che rendono merito al ruolo enorme avuto dal principe ismaelita nella crescita e nello sviluppo della Sardegna e nella sua immagine nel mondo.

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