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Olbia-Torres, giro di vite sul tifo malato

Un'immagine del derby diandata terminato 1-1 a Sassari
Un'immagine del derby diandata terminato 1-1 a Sassari

Alla vigilia del derby del Nespoli Daspo della Questura per gli ultras. Bombe carta, risse e petardi tra il pubblico: puniti 15 supporter torresini e uno olbiese

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Sassari Domani alle 14.30 al Nespoli il derbissimo sardo della serie C fra Olbia e Torres può essere ancora più festa. A prescindere dagli interessi di classifica e dai motivi tecnici e tattici del confronto, la sfida come sempre si giocherà anche sugli spalti a suon di cori e di sfottò. È stato così in Coppa Italia (2-1 in rimonta dei bianchi davanti ai loro tifosi) e all’andata all’Acquedotto (1-1 con pareggio in extremis dei bianchi), e può essere così anche domani nel match di ritorno in serie C, ancora di più alla luce dei provvedimenti emessi ieri 24 febbraio dalla Questura di Sassari: 16 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi per i disordini verificatisi in recenti partite disputate a Sassari e a Olbia.

Sono storie di risse, bombe carta e petardi, Storie di tifo malato. «Sono state accertate condotte di partecipazione attiva a episodi di violenza, minaccia e intimidazione – si legge nel provvedimento –, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica e cagionare il turbamento dell’ordine pubblico». In Torres-Cesena del 15 gennaio in Curva Nord («gremita, anche di minori»), accensione pericolosa e lancio verso l’area di gioco di artifici pirotecnici e bombe carta. Uno dei responsabili, già sottoposto in passato a Daspo di 3 anni, ne ha ricevuto uno nuovo di 6, stavolta con obbligo di presentarsi alla Polizia durante le gare casalinghe e in trasferta. Tre anni a un secondo tifoso, ed entrambi sono stati denunciati.

Nel mirino degli inquirenti anche Olbia-Fermana del 31 gennaio: Daspo di due anni e segnalazione all’autorità per un tifoso dei bianchi per una bomba carta sotto la curva Mare, gremita di persone.

Ancora, Torres-Lucchese di neanche un mese fa, il 4 febbraio, quando in Curva Nord – davanti alle telecamere che controllano l’intero stadio , come da norma – «è esplosa una rissa tra due gruppi contrapposti di tifosi della Torres. I numerosi responsabili dei disordini si sono scontrati con pugni, calci, spintoni e minacce, per i quali si è reso necessario l’intervento della forze dell’ordine per sedare i disordini. Diversi partecipanti – spiega la Questura – sono stati identificati e denunciati per rissa aggravata e lesioni personali». Tra i partecipanti quattro persone già sottoposte a precedenti Daspo l’hanno ricevuto rincarato fino a 8, 7, 6 e 5 anni, tutti con obbligo di firma. Altri partecipanti ai disordini sono stati colpiti da Daspo di durata variabile di 2 e 3 anni. Sono in corso ulteriori indagini per l’identificazione dei restanti partecipanti ai disordini.

Tutte le prescrizioni del Questore sono state convalidate dal Gip del Tribunale di Sassari su richiesta della Procura. Per tutti i daspati è disposto il divieto per la durata prescritta, di accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive calcistiche, anche amichevoli e anche a livello dilettantistico. È anche vietato, nella giornata delle gare, l’accesso o la sosta a tutti i luoghi interessati al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni. La violazione dei divieti costituisce reato e consente l’arresto in flagranza del responsabile. Per quanto riguarda la gara di domani a Olbia, nessun divieto particolare ma solo un’ordinanza che disciplina il traffico nell’area dello stadio, liberata dalle auto.

 

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