La Nuova Sardegna

Uno degli strumenti più antichi della storia, che utilizziamo tuttora, è la scrittura. Nata con i Sumeri per scopi commerciali e per regolare la vita pubblica e sociale, venne in seguito applicata per la trasmissione delle conoscenze.

Oggi viene utilizzata per diffondere notizie, attraverso i giornali, per raccontare storie realmente accadute, ma anche per far sognare il fantastico.É questa una delle parti più affascinanti della scrittura: il fatto che tramite una sequenza semplice di caratteri si possa raccontare la storia di una persona mai esistita, di una creatura magica o mitologica e di realtà improbabili. Quando questi mondi sono descritti in modo eccellente possono apparire reali, e diventare un luogo di rifugio sia per il lettore, che si immedesima nei personaggi e nell’universo narrativo, sia per chi scrive, perché crea la sua realtà con le sue idee e le sue regole, potendola manipolare come più gli piace, scappando dalla vita reale che spesso non permette la vera espressione delle persone, perché bloccate da canoni, sia comportamentali che estetici rigidi. Spesso i racconti che scrivono i ragazzi rimangono confinati in un taccuino o in una nota del telefono, senza che nessuno li legga mai, che sia per volere di chi l’ha scritto o perché nessuno vuole leggere ciò che sta raccontando lo scrittore, che spesso e volentieri sta’ urlando ad un mondo in cui ci si sente inadatti a vivere.

.Spero che il progetto “La nuova @ scuola” dia opportunità di emergere non solo a chi ha la passione di riportare le notizie, ma anche a chi piace crearle, perché secondo me è importante valorizzare queste passioni, e far capire che non si è “strani” a rifugiarsi in un mondo immaginario, ma anzi potrebbe essere di ispirazioni a molti lettori e lettrici, ed è giusto che chi scrive possa essere riconosciuto per ciò che comunica e che sogna.

*Martina studia all’istituto tecnico industriale di Alghero