Oltre 1.500 visitatori nel museo archeologico
ALGHERO. Sono state più di mille e cinquecento le persone che hanno visitato il Museo archeologico di Alghero nei primi tre giorni della sua apertura. Un grande successo che conferma quanto fosse...
ALGHERO. Sono state più di mille e cinquecento le persone che hanno visitato il Museo archeologico di Alghero nei primi tre giorni della sua apertura. Un grande successo che conferma quanto fosse attesa l’inaugurazione della struttura, rinviata diverse volte negli ultimi cinque anni a causa di problemi logistici e di sicurezza.
Nel complesso dell’ex carceretto e dell’ex caserma di San Michele, edificio di epoca tardogotico-rinascimentale di matrice catalana appartenente alla fabbrica della chiesa di San Michele, sono rappresentati reperti particolarmente significativi per la storia antica della città, articolati in tre temi: il mare, l’abitare, il sacro. Ogni tema è illustrato nel suo sviluppo cronologico, dalle prime testimonianze archeologiche fino all’età moderna, attraverso i contesti più rappresentativi e rilevanti dal punto di vista storico e scientifico. Un percorso espositivo che ha incontrato, da subito, il favore dei visitatori come dimostra l’altissima affluenza dei primi tre giorni si apertura.
Eppure lo straordinario evento e l’ottima risposta degli algheresi non basta a mettere tutti d’accordo. Lo dimostra l’attacco sferrato al sindaco Mario Bruno proprio nei giorni scorsi e proprio su questo argomento, dai vertici cittadini di Forza Italia. «Verifichiamo con soddisfazione che dopo cinque anni dalla riqualificazione strutturale del carceretto e dall’allestimento del museo archeologico della città, realizzati dall’amministrazione Tedde, il sindaco Bruno sia finalmente riuscito a inaugurare e rendere fruibile al pubblico l’importante spazio museale», sottolineano i tre consiglieri comunali azzurri, Maurizio Pirisi, Nunzio Camerada e Michele Pais. Secondo loro, Mario Bruno è paragonabile a Totò. «Come lui fece sua la Fontana di Trevi – ironizzano – allo stesso modo il sindaco, al momento del taglio del nastro, ha presentato la realizzazione del museo archeologico come un progetto promosso e realizzato dalla sua amministrazione».
In realtà, precisano i consiglieri Maurizio Pirisi, Nunzio Camerada e Michele Pais, «la struttura era pronta per l’apertura già dal 2011 e rientrava in quel programma di riqualificazione e valorizzazione del centro storico che ha restituito alla città strutture architettoniche, servizi culturali, piazze e spazi aperti di grande rilievo urbanistico e sociale». (g.m.s.)