La Nuova Sardegna

Alghero

Contro bulli e baby gang ecco l’educatore di strada

di Nicola Nieddu
Contro bulli e baby gang ecco l’educatore di strada

Il Comune sposa un progetto proposto dal presidente della commissione Sanità I giovani verranno avvicinati nelle piazze, nei parchi e nei luoghi di incontro

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ALGHERO . Educare e recuperare i giovani attraverso progetti che coinvolgano le scuole, i genitori e l’intera comunità. Così l’assessorato comunale ai servizi sociali intende trovare le giuste formule che vadano in sostegno ai più giovani, soprattutto in momento storico come questo dove, ai problemi già esistenti, si è aggiunta la pandemia che ha complicato ancora di più le cose a livello globale. Così anche ad Alghero, ha fatto notare l’assessora ai servizi sociali Maria Grazia Salaris, con la didattica a distanza si è registrato un aumento considerevole della dispersione scolastica.

Allo stesso tempo, negli ultimi mesi, si sono registrati episodi di bullismo, di vandalismo e di teppismo con protagonisti gruppi di giovanissimi. Episodi che accadono, quasi sempre, quando sono in branco. Alcuni studi recenti hanno evidenziato un incremento dell’aggressività nei giovani e molti di essi non pensano alle conseguenze delle loro azioni e spesso nemmeno sanno che stanno commettendo un reato.

«Con i nostri servizi sociali – ha detto l’assessora Salaris – stiamo intervenendo con alcuni progetti. Per uno di questi, “Educare in comune”, è stata pubblicata una manifestazione d’interesse agli inizi di febbraio. Un progetto che intende coinvolgere e promuovere iniziative tese al contrasto della povertà educativa e l’esclusione sociale di bambini e ragazzi, in un momento in cui la crisi ha acuito i divari socioeconomici». Ciascuna proposta progettuale potrà beneficiare di un finanziamento minimo di 50 mila euro e un massimo di 350 mila euro per una durata di 12 mesi. Maria Grazia Salaris ha annunciato che altri progetti saranno presentati a breve in collaborazione con il Ministero delle politiche familiari e la Presidenza del consiglio dei ministri.

«Un progetto che mi piace riproporre e portare avanti è quello del giovane scrittore Alessandro Fanile autore di “Lettere ad un amico”, una raccolta di quasi 1500 pensieri di giovani studenti algheresi dove, a cuore aperto, hanno raccontato i loro sogni, le loro paure e le loro aspettative. Noi adulti – ha concluso Maria Grazia Salaris – abbiamo responsabilità sull’educazione dei nostri giovani». E ai giovani è dedicato il progetto “Educatore di strada” ideato e proposto dal presidente della commissione comunale sanità, Christian Mulas.

«L’intervento dell’educatore di strada ha una duplice funzionalità – ha detto Mulas – innanzitutto migliorare la condizione di singoli adolescenti, il loro protagonismo, e il loro rapporto con la società e il mondo degli adulti; poi prevenire il disagio sociale agendo sulle situazioni definite a rischio attraverso la promozione del benessere delle comunità locali. Il progetto dell’educatore di strada viene svolto negli ambienti informali come, ad esempio, strade, piazze, parchi, bar e si rivolge ai giovani tra i 13 e i 22 anni. L’educatore – ha concluso Christian Mulas – entra in contatto con i giovani, ascoltandoli e vivendo i loro disagi, le loro fobie, le insicurezze. Parla lo stesso linguaggio e lavora nella prevenzione della dipendenza da droghe e alcol.



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