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Sit in davanti alla Soprintendenza: «Stop al cantiere di Punta Giglio»
ALGHERO. Sit-in del comitato per Punta Giglio Libera che si è presentato ieri mattina negli uffici della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Sassari per protestare contro i lavori...
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ALGHERO. Sit-in del comitato per Punta Giglio Libera che si è presentato ieri mattina negli uffici della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Sassari per protestare contro i lavori presso l'ex batteria militare di Punta Giglio.
Decine di persone hanno chiesto a gran voce lo stop immediato ai lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione per quello che diventerà, secondo progetto vincitore del bando demaniale, una struttura denominata "Rifugio di mare" dove si potrà mangiare, bere e anche dormire nei venti posti letto previsti. Il comitato Punta Giglio Libera ha scritto e consegnato una lettera alla Soprintendenza dove si richiede lo stop dei lavori, inoltre è stato consegnato l'appello lanciato a personalità importanti come Dacia Maraini, Bianca Pitzorno, Sandro Veronesi, Vittorio Emiliani, Luigi Manconi, a cui hanno aderito anche il giurista Gustavo Zagrebelsky e Giovanni Impastato, per chiedere al sindaco di Alghero, al soprintendente di Sassari, al direttore del Parco di Porto Conte, e alle altre istituzioni responsabili della tutela dell'ambiente e del paesaggio, di fermare il cantiere. (n.n.)
Decine di persone hanno chiesto a gran voce lo stop immediato ai lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione per quello che diventerà, secondo progetto vincitore del bando demaniale, una struttura denominata "Rifugio di mare" dove si potrà mangiare, bere e anche dormire nei venti posti letto previsti. Il comitato Punta Giglio Libera ha scritto e consegnato una lettera alla Soprintendenza dove si richiede lo stop dei lavori, inoltre è stato consegnato l'appello lanciato a personalità importanti come Dacia Maraini, Bianca Pitzorno, Sandro Veronesi, Vittorio Emiliani, Luigi Manconi, a cui hanno aderito anche il giurista Gustavo Zagrebelsky e Giovanni Impastato, per chiedere al sindaco di Alghero, al soprintendente di Sassari, al direttore del Parco di Porto Conte, e alle altre istituzioni responsabili della tutela dell'ambiente e del paesaggio, di fermare il cantiere. (n.n.)