Violenza sessuale sulla ex moglie, chiesta la conferma a 9 anni di pena per l'ex assessore regionale Marco Carboni
Per l'accusa armato di coltello, il 22 settembre 2014 nella villetta di Selargius, l'ha costretta a spogliarsifacendole subire anche ulteriori umiliazioni, prima di fuggire portandosi via alcuni oggetti per simulare una rapina
CAGLIARI. Il sostituto procuratore generale Maria Grazia Genoese ha chiesto la conferma della condanna a nove anni inflitta l'anno scorso all'ex assessore regionale ai Trasporti, Marco Carboni, accusato di aver aggredito e tentato di violentare l'ex moglie.
Davanti al collegio della Corte d'Appello di Cagliari, presieduta da Giovanni Lavena, il magistrato che sostiene l'accusa nel processo di secondo grado ha riproposto i punti salenti che - nel febbraio 2015 - avevano convinto i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Cagliari ad accogliere sostanzialmente le richieste del pm Diana Lecca (che aveva sollecitato la condanna a 10 anni). Per il pg Genoese non ci sarebbero dubbi sul fatto che a compiere l'aggressione, fingendosi un rapinatore con indosso un casco integrale, fosse l'ex assessore Carboni, presente in aula stamani con gli avvocati difensori Leonardo Filippi e Luigi Isolabella.
Per l'accusa ha aggredito la moglie armato di coltello, il 22 settembre 2014 nella villetta di Selargius (Cagliari), costringendola a spogliarsi e facendole subire anche ulteriori umiliazioni, prima di fuggire portandosi via alcuni oggetti per simulare una rapina. Nonostante il travestimento però, sarebbe stato riconosciuto dai vari familiari presenti in casa. Terminata la requisitoria del Pg, il processo d'appello è poi continuato con le arringhe degli avvocati di parte civile Luigi Concas e Massimiliano Macciotta. Più tardi parleranno i difensori e già in serata la Corte potrebbe ritirarsi in camera di consiglio per la sentenza.