La Nuova Sardegna

Cagliari

La Guardia Costiera promuove in Sardegna la mobilità sostenibile

Luciano Onnis
La liberazione della tartaruga Caretta Caretta
La liberazione della tartaruga Caretta Caretta

Accordo nazionale firmato a Villasimius nel porto turistico

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VILLASIMIUS. La Guardia Costiera promuove in Sardegna la mobilità sostenibile e fa proprio il protocollo attuativo fra il ministero della Transizione ecologica e il comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardie costiere. L’accordo nazionale è stato presentato questa mattina 24 giugno a Villasimius nel porto turistico, presente l’assessore regionale alla Difesa dell’Ambiente Gianni Lampis, il sindaco Gianluca Dessì, il capo Reparto Ambiente Marino del ministero, ammiraglio Aurelio Caligiore, il direttore marittimo e comandante del porto di Cagliari,capitano di vascello Mario Valente, il direttore dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara Fabrizio Atzori, l’ associazione Marevivo e una festosa cornice di ragazzi della Scuola Vela della Lega Navale di Villasimius.

Al termine è stata liberata una tartaruga “caretta caretta”. L'animale, di circa cinque anni, era stato recuperato un an-no e mezzo fa dallo staff dell'Area marina protetta Capo Carbonara, col supporto della Capitaneria di Porto e del Corpo forestale, dopo essere rimasto impigliato nella lenza di un pescatore ed aver ingerito plastiche scambiate per meduse. Con la stipula del Protocollo attuativo, il comando generale delle Capitanerie di porto si è impegnato nei confronti del ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare a realizzare servizi di osservazione e prevenzione degli impatti dei cambiamenti climatici nelle Aree Marine Protette mediante l’acquisto e l’utilizzo di 50 autoveicoli alimentati ad energia elettrica e di correlate infrastrutture di ricarica da impiegare per lo svolgimento dell’attività di sorveglianza e di monitoraggio nelle aree marine protette. Per la Direzione Marittima di Cagliari sono presenti due di queste oasi marine, quella di Capo Carbonara e quella della penisola del Sinis ricadente nel Compartimento marittimo di Oristano.

«È proprio da un’attenta osservazione ed analisi dei dati che saranno raccolti nelle Aree Marine Protette, veri e propri tesori d’acqua e di biodiversità – ha concluso il comandante Valente – che potranno essere programmate tutte le iniziative politiche e tecnologiche volte a preservare l’ambiente a vantaggio anche delle future generazioni».

Soddisfatto ed entusiasta l’assessore regionale dell’Ambiente. «Grazie a questo accordo – ha detto Gianni Lampis - si potranno realizzare ulteriori iniziative e progetti di riduzione delle emissioni, che provocano un aumento del-le temperature, di monitoraggio e di adattamento ai cambiamenti climatici, oltre al rafforzamento della tutela degli ecosistemi terrestre e marino». Le direzioni marittime di Cagliari e Olbia supportano l’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente nelle attività di coordinamento della 'Rete regionale per la fauna marina in difficoltà', garantendo, insieme al Corpo forestale e alle Aree marine protette, la vigilanza, il presidio e il coordinamento nella gestione delle emergenze e il supporto alle attività di recupero della fauna marina.

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