La Nuova Sardegna

Cagliari

L’operazione

Terrorismo: 18enne cagliaritano arrestato per legami con l’associazione suprematista The Base

di Luciano Onnis
Terrorismo: 18enne cagliaritano arrestato per legami con l’associazione suprematista The Base

Operazione congiunta della polizia di Stato di Milano, Cagliari e Vicenza. Il giovane si sarebbe reso disponibile a dare attuazione al programma associativo informandosi e formandosi attraverso i percorsi di addestramento forniti su Telegram

06 settembre 2024
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Cagliari C’è anche un diciottenne cagliaritano fra i due arrestati dalla polizia perché appartenenti al gruppo suprematista e neonazista AAST. Questa mattina, venerdì 6 settembre, la polizia di Stato di Milano, Cagliari e Vicenza ha dato esecuzione a due misure cautelari dell’obbligo di dimora e degli arresti domiciliari nei confronti di un ventenne di origine rumena e del diciottenne  cagliaritano inseriti nel network russo di matrice accelerazionista - presente su Telegram - denominato AAST.

I provvedimenti eseguiti oggi giungono al termine di una complessa attività investigativa sviluppata nell’ultimo anno – sotto la direzione delle Procure della Repubblica di Milano e Cagliari con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo – dalle locali Digos in sinergia con il Servizio per il Contrasto all’Estremismo e Terrorismo Interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – Ucigos.

L’inchiesta, svolta in sinergia tra gli Uffici centrali e territoriali, ha consentito di addivenire a importanti evidenze probatorie in ordine all’appartenenza al medesimo contesto criminale e alla conoscenza virtuale dei due soggetti, circostanza che ha reso opportuna la contestuale esecuzione dei provvedimenti cautelari emessi dai territorialmente competenti Uffici gip presso il Tribunale su richiesta delle rispettive Procure della Repubblica.

In particolare, è emerso che il diciottenne cagliaritano, oggi sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, è arruolato in AAST e all’interno della collegata associazione terroristica di matrice suprematista denominata The Base, riconducibili al programma internazionale c.d. “White Suprematist Extremism”, che hanno quale obiettivo primario il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo ed eversione per motivi di odio razziale.

La sua indole violenta si era palesata già da minorenne; infatti, nel 2022, è stato sottoposto a perquisizione personale, locale ed informatica delegata dalla Procura per i Minorenni presso il Tribunale di Cagliari dopo aver minacciato con un coltello un compagno di scuola, il quale lo aveva redarguito per averlo sentito inneggiare a Hitler.

Anche dopo il compimento della maggiore età, ha continuato a porre in essere condotte di discriminazione ed odio razziale, oltre ad ulteriori reati, quali pedo-pornografia, estorsione informatica nella sottospecie della "sextorsion", furto dell'identità digitale con finalità estorsive.

È stato appurato, infatti, che l’indagato intrattiene una fitta rete di rapporti virtuali con altri internauti, tutti orbitanti attorno alla galassia suprematista, cercando di accreditarsi in questi ambienti attraverso la condivisione di contenuti propagandistici nonché attraverso la commissione sul territorio di alcune azioni delittuose, che successivamente invia agli amministratori dei gruppi che frequenta. In questo contesto, il giovane si è reso disponibile a dare attuazione al programma associativo nella propria città e nella propria nazione, informandosi e formandosi attraverso i percorsi di addestramento forniti dalle suddette organizzazioni sui canali Telegram dedicati e ha più volte cercato in Rete informazioni su armi come pistole, tonfa, balestre, taser, dissuasori e tirapugni, confrontandosi con altri internauti sulla modalità di reperimento di una pistola; inoltre, si è reso autore di tentata estorsione aggravata, violenza sessuale e pornografia minorile di nei confronti di vari soggetti tra cui una 15enne, chiedendo soldi con la minaccia di divulgare su WhatsApp immagini e video di natura sessuale che la riguardavano e costringendola a compiere in Rete atti sessuali e, successivamente, ad inoltrarli su Telegram in una chat di gruppo.

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