Sardara, imprenditore schiacciato tra due tir: ecco chi è la vittima
Il titolare della ditta di trasporti, 56 anni, dopo avere spostato un tir è sceso, ma il freno a mano era azionato male e il mezzo si è spostato travolgendolo
Sardara Era al lavoro nonostante la giornata festiva, che si è trasformata in tragedia. Emilio Pusceddu, 56 anni di Villanovaforru, titolare della “Pusceddu Trasporti srl”, con deposito dei mezzi nella zona industriale di Sardara, è morto all’istante, schiacciato fra il camion lasciato fermo in moto senza tirare a fondo il freno a mano, e un altro su cui spostare un carico di merce. A dargli un aiuto c’era con lui il figlio. È stato il figlio a chiamare il 118 chiedendo un intervento urgente, con un’ambulanza inviata sul posto dalla sala operativa Areus, che aveva anche fatto alzare in volo l’elisoccorso.
Immediato anche l’arrivo dei carabinieri di Sardara e della Compagnia di Villacidro. Inutile ogni tentativo di soccorso, Emilio Pusceddu era già morto. La tragedia poco dopo le 7,30 di questa mattina 3 novembre. Secondo quanto emerso, Emilio Pusceddu, in compagnia del figlio che lavorava con lui, intendeva portarsi avanti con il lavoro e, nonostante la giornata festiva, predisporre un carico di merce da un camion a un altro per procedere poi al trasporto e alla consegna. L’imprenditore stava manovrando uno dei due camion da cui trasferire la merce e dopo averlo avvicinato all’altro, è sceso dal mezzo lasciandolo fermo senza però tirare del tutto il freno a mano. Una sbadataggine che è costata purtroppo la vita allo sventurato autotrasportatore, autista di grande esperienza e prudenza.
La leggera pendenza del terreno ha favorito il movimento del camion, che si è mosso e ha travolto e schiacciato l’autotrasportatore fra la cabina di guida e la parte posteriore dell’altro. L’urlo del poveretto ha fatto accorrere il figlio, che ha allertato i soccorsi. Risultati purtroppo vani. Poco più tardi sono arrivati sul posto anche i tecnici dello Spresal della Asl a cui è demandato il compito – assieme ai carabinieri, diretti dal maggiore Francesco Capula, comandante la Compagnia di Villacidro - di accertare ogni particolare della disgrazia.